rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Incendi, Pecoraro Scanio: "Il Vesuvio va difeso dai criminali"

L'ex ministro dell'Ambiente intervistato da NapoliToday: "Si parla di incendi solo di fronte alle emergenze invece occorre la massima attenzione sulla prevenzione"

L'emergenza incendi dolosi sul Parco Nazionale del Vesuvio sta rischiando di distruggere un patrimonio dell'umanità intera.

NapoliToday ha intervistato Alfonso Pecoraro Scanio, che nel 1990/91 da consigliere regionale campano ottenne dal gruppo verde in Parlamento l'inserimento del Vesuvio tra i Parchi Nazionali nella legge 394 e poi da Ministro dell'Agricoltura nell'agosto 2000 introdusse con decreto legge il reato di incendio boschivo nel codice penale.

Il docente universitario di Milano e Roma, con la Fondazione Univerde che presiede ha organizzato il 7 luglio uno convegno sugli Ecoreati al centro della Forestale di Castelvolturno con il capo del Cfs, il comandante generale dei Carabinieri e tanti capi delle procure tra cui proprio l'aggiunto di Napoli.

- La  rivista Ambiente e Diritto ricorda così il  Reato da Lei introdotto nel codice penale  nell'agosto del 2000: "Introdotto nel codice penale con il decreto legge n. 220 del 2000 e successivamente convertito dalla legge n. 275 del 2000, il reato di incendio boschivo rappresenta la cristallizzazione legale dell’esigenza, quasi catartica, dello Stato di reagire al numero sempre più crescente di incendi dolosi di boschi e di aree ricoperte da vegetazione. Prima dell’entrata in vigore del predetto decreto legge l’incendio di boschi, selve e foreste veniva ricondotto all’art. 423 c.p. sotto forma di aggravante generica del reato di incendio." Cosa pensa di questa emergenza fuoco  sul Vesuvio?
Ho sostenuto e partecipato fin da ragazzo a campi antincendi e cercato di difendere le aree naturali ed é naturale che da consigliere regionale insistessi con i miei deputati dei Verdi per il parco del Cilento e quello del Vesuvio. Ma fin da allora le mire speculative sull'area del nostro vulcano erano fortissime. Con la motivazione che era un'area molto popolata ci furono molti tentativi di cancellarlo dall'elenco dei parchi nazionali ma riuscimmo a vincere. Nel 2000 invece dovetti convincere il consiglio dei ministri dell'urgenza di un reato contro gli incendiari che distruggono i boschi. Poi istituii il nucleo anticendio boschivo della forestale che in questi anni ha arrestato tanti delinquenti.

- E tutto ciò é bastato?
Il contrasto agli ecocriminali non basta mai. La legge è fondamentale ma occorre potenziare le forze dell'ordine e la magistratura perché si giunga rapidamente a condannare gli incendiari e i loro mandanti. Inoltre vanno fatte applicare le norme che per esempio vietano per anni ogni costruzione e altri usi nelle aree percorse dal fuoco. Ma se non vengono realizzate le mappe di quelle aree questo divieto é inapplicabile .

- Ma negli ultimi anni i fondi per i parchi e per la tutela dell'ambiente sono stati tagliati sempre di più.
Purtroppo si parla di incendi solo di fronte alle emergenze invece occorre la massima azione sulla prevenzione.
Io ho sempre sostenuto sia azioni di intelligence per bloccare gli incendiari sia con l'uso di tecnologie di sorveglianza che di sentieri e barriere frangifuoco. Sono azioni che vanno riprese e potenziate sennò rischiamo di versare lacrime di coccodrillo".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Incendi, Pecoraro Scanio: "Il Vesuvio va difeso dai criminali"

NapoliToday è in caricamento