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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Caivano

Incendio Caivano, le reazioni: "Impianti di stoccaggio ora sorvegliati speciali"

Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, che ha chiesto di "accelerare i tempi" per una maggiore sorveglianza

Sono forti le reazioni all'incendio che ha devastato l'azienda Di Gennaro, che ricicla carta e plastica, nell'area industriale di Pascarola a Caivano.

Il ministro dell'Ambiente Sergio Costa spiega che è necessario "Accelerare i tempi per rendere i siti sorvegliati speciali". "Sono in contatto con la Prefettura e sto seguendo in prima persona questa nuova emergenza ambientale a Caivano che riguarda gli impianti di stoccaggio di rifiuti. Non è possibile – è la nota del ministro – che episodi simili avvengano con una tale frequenza. Chiedo a tutte le Prefetture d'Italia di accelerare i tempi per rendere i siti sorvegliati speciali. Proprio la settimana scorsa è stato avviato il piano di monitoraggio con le Prefetture in base al protocollo stipulato con il ministero dell'Interno: i siti di stoccaggio sono diventati siti sensibili, un'ulteriore garanzia preventiva per il cittadino e per l'imprenditore che può subire un eventuale danno. Questo consentirà controlli maggiori e costanti".

Il rogo alla Di Gennaro di Caivano

Polemico il sindaco della vicina Marcianise, Antonello Velardi: "Il fumo nerissimo si sta girando, per effetto dei venti, verso Marcianise. Stiamo monitorando la situazione – ha reso noto – Sono sempre più convinto che bisogna chiudere tutti questi impianti per lo stoccaggio dei rifiuti: sono bombe ecologiche. A Marcianise li chiuderemo tutti. Dobbiamo prenderli coi forconi".

Anche il Movimento 5 Stelle campano attacca: "A meno di un mese dal rogo di un deposito di stoccaggio a San Vitaliano, una nuova bomba ecologica sta infestando Terra dei Fuochi. L'incendio di Pascarola ci fa capire che se precedenti governi avessero dato attuazione a misure come quelle previste oggi non ci troveremo a vivere una nuova emergenza ambientale di questa portata – sono le parole dei consiglieri regionali Vincenzo Viglione e Tommaso Malerba, che si sono recati sui luoghi dell'incendio – È più che mai urgente aggiornare il sistema delle autorizzazioni che vengono rilasciate a queste società fissando paletti rigidi in ordine ai quantitativi di materiale da lavorare in impianti come quelli di Caivano e San Vitaliano, così da conoscere la reale quantità di rifiuto depositato". "Nello stabilimento di Caivano – hanno concluso – ci siamo trovati al cospetto di una situazione paradossale, con un unico viale di accesso lungo il quale si alternavano in entrata e uscita i mezzi dei vigili del fuoco e i mezzi impegnati ad evacuare il materiale stoccato per evitare che finisse per alimentare le fiamme".

L'episodio precedente a San Vitaliano

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