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Cronaca Acerra

Immigrazione clandestina: tre arresti. Facevano arrivare in Italia ghanesi in aereo con documenti falsi

Operazione tra Bologna, Modena e Acerra. Un funzionario dell'ambasciata organizzava tutto

Nel corso della mattina di ieri la Squadra Mobile della Questura di Bologna, insieme al personale dell’Ufficio di Polizia di Frontiera di Bologna, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia emessa dal Gip del tribunale locale nei confronti di tre cittadini ghanesi indagati per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e falso documentale (reati aggravati dalla transnazionalità).

L’organizzazione criminale, dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era guidata da un funzionario governativo presso l’Ufficio Immigrazione del Ghana, il quale organizzava, promuoveva e dirigeva nei minimi particolari il viaggio di clandestini via aereo verso l’Italia, e da qui verso l’estero, fornendo loro documenti per l’espatrio falsificati e ricevendo in cambio denaro. I provvedimenti restrittivi sono stati eseguiti nelle città di Modena e Acerra, dove risiedevano i diretti collaboratori del capo dell’organizzazione. 

L'inchiesta è cominciata con l’arresto, datato 30 luglio 2019, ad opera dell’Ufficio di Polizia di Frontiera Aeroporto “G. Marconi” di Bologna, di una cittadina ghanese perché, in occasione dei controlli in ingresso dei passeggeri di un volo proveniente da Casablanca (Marocco), era con due minori, che diceva di essere sue figlie, le quali, da un approfondito controllo sui documenti, risultavano viaggiare sotto falso nome e con documenti contraffatti. Ne è seguita un’articolata attività di indagine, condotta dagli investigatori della Squadra Mobile, che hanno portato ad acclarare come la donna fosse ben inserita in un’organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina facente capo al Funzionario dell’Immigrazione ghanese. Così gli investigatori sono riusciti ad arrivare all’identificazione degli altri due appartenenti al gruppo criminale che dall’Italia avevano il compito di supporto alle donne che clandestinamente facevano ingresso in territorio nazionale. 

La predisposizione dei documenti falsi, l’organizzazione e la direzione del tragitto dal Ghana fino in Italia, avevano un costo medio che varia dai 2000 ai 7000 euro per ciascun viaggiatore, a seconda del tipo di documento e dei “servizi supplementari” forniti dall’associazione criminale. Durante il corso dell’attività tecnica si è avuto modo di raccogliere prova dell’ingresso illegale nel territorio dello Stato - utilizzando servizi internazionali di trasporto e documenti contraffatti o alterati - di innumerevoli viaggiatori clandestini (oltre 5), gestito, organizzato e diretto dai componenti dell’organizzazione, ciascuno secondo la propria parte. 

Per approfondimenti BOLOGNATODAY

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