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Cronaca

È napoletano il più giovane professore di Odontoiatria all’Università di Toronto

La storia di Iacopo Cioffi, da un anno in Canada. "Mia figlia ha imparato a camminare tra sacchetti di immondizia e auto parcheggiate con due ruote. Mi domandavo 'è normale tutto questo?'. No"

Iacopo Cioffi, sposato e padre di una bambina di tre anni, è il più giovane professore della Facoltà di Odontoiatria della University of Toronto, entrata nella classifica dei venti atenei più prestigiosi al mondo.

Nato a Vico Equense, ma una vita trascorsa a Castellammare di Stabia, Cioffi si occupa di dolore orofacciale, malocclusioni e ortognatodonzia. Quella di partire, come ha spiegato a Raffaele Nespoli del Corriere del Mezzogiorno, è stata una scelta obbligata. "Quando inizi a capire che i tuoi sforzi non potranno contribuire in maniera efficace al tuo futuro professionale, decidi di partire. Nell’Università Italiana, purtroppo, più si vuole cambiare, più le cose restano come sono. Poi le questioni quotidiane, come la mancanza di servizi, che in provincia assume un aspetto estremo: servizi minimi, quasi inesistenti, e tasse che raggiungono più del 40% dello stipendio".

Determinante anche il pensiero per i suoi cari. "Mia figlia ha imparato a camminare tra sacchetti di immondizia e auto parcheggiate con due ruote, e a volte anche tutte e quattro, sul marciapiede. E allora ti domandi “è normale tutto questo?”. Non lo è". Un anno fa, la decisione di abbandonare definitivamente il suo Paese. "Purtroppo l’Italia in questo momento non è terreno fertile per i giovani ricercatori che hanno idee e voglia di crescere. E se si guardano le statistiche in modo critico e con razionalità, non sembra che la situazione stia migliorando. Poi quando si è giovani genitori, e si pensa al futuro dei figli, tutto si amplifica".

Ma Cioffi non dimentica le sue origini. "A Napoli l’Università è piena di ragazzi che hanno un’immensa voglia di lavorare. Ci sono moltissime eccellenze. E poi i miei colleghi di Toronto mi stimano molto, quasi tutti conoscono Napoli. Molti ci sono stati. Mi parlano delle enormi bellezze della città e del Golfo. E molti di loro vogliono tornare a farsi baciare dal sole della nostra terra"

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