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L'appello

Guerra in Ucraina, l'arcivescovo Battaglia: “Al cessate il fuoco suoneremo le campane a festa”

“Quest'anno la Pasqua deve venire prima, deve venire adesso”

"Dobbiamo incessantemente pregare e digiunare per un anticipo di Pasqua. Non possiamo attendere quaranta giorni per sentire la musica festosa delle campane e il risuonare del 'Gloria' per le strade della nostra città. Quest'anno la Pasqua deve venire prima, deve venire adesso. Per tale ragione, contravvenendo alla norma, chiedo ai fratelli sacerdoti di suonare le campane a festa nel giorno del cessate il fuoco, di dare un segno 'prepasquale' quando il conflitto sarà terminato". Lo scrive l'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, nella sua lettera di Quaresima intitolata "Convertirsi significa girarsi insieme". Don Mimmo Battaglia invoca la "pace" per "l'amata Ucraina, terra che vedesti i popoli slavi incontrare il luminoso annuncio della vittoria di Cristo sulla morte, sole di giustizia e verità delle genti. La cessazione di questa guerra diventi per noi monito di speranza per la definitiva conclusione di ogni inutile spreco di sangue, in ogni luogo, in ogni tempo".

L'arcivescovo di Napoli lancia poi un appello: "Che il vostro dolore per la situazione attuale non manchi di concretizzarsi in gesti visibili di vicinanza e solidarietà al popolo ucraino. Aprite le porte a questo Cristo povero che arriva a voi dall'est. Chi ha una stanza la metta a disposizione di uomini, donne e bambini. Se potete, non permettete che le famiglie siano separate. Sul nostro territorio, poi, sono già presenti tanti ucraini ed ucraine, uomini e donne spesso impegnati nell'assistenza dei nostri bambini, dei nostri anziani e dei nostri ammalati. Siate buoni con loro, abbiatene cura, soprattutto in questo tempo. La guerra vi è più vicina di quanto non crediate e la possibilità di cura più a portata di mano di quanto non possiate immaginare. E con loro, curatevi che tutti i lavoratori siano trattati con dignità, che non vi siano trattamenti discriminatori a discapito dello straniero che vive tra noi. Pace all'Ucraina e al mondo intero, pace tra di voi, pace al povero e allo straniero. Pace a voi, operatori di pace".

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