Un altro lutto sconvolge la città: è morto Giuseppe Sbrescia
Il giovane giornalista, staffista nel Comune di Napoli, era ricoverato in ospedale per una polmonite
Dopo la morte della luminare della dermatologia partenopea, Gabriella Fabbrocini, un altro decesso sconvolge la città. Se ne è andato a soli 36 anni Giuseppe Sbrescia, staffista nel Comune di Napoli e giornalista.
Dopo alcuni giorni di ricovero al Pellegrini era stato trasferito alla fine di gennaio nel reparto malattie respiratorie del Monaldi per una forma severa di polmonite. Dopo un mese e mezzo di lotta contro la malattia purtroppo il suo cuore si è fermato, lasciando attoniti tutti coloro che lo conoscevano.
I funerali di Giuseppe si terranno sabato quattro marzo alle 16 in piazza Trieste e Trento (chiesa San Ferdinando).
Il cordoglio degli amici
"Proprio stamattina verso le otto del mattino un piccolo merlo canterino è entrato nel mio locale, svolazzando e andandosene dopo qualche minuto. Ciro, il mio caro collaboratore, è rimasto stupito a tal punto che ha fotografato il rarissimo avvenimento. Conosco questi segnali, che per antica tradizione familiare sono portatori di annunci. Giuseppe ha voluto salutarmi, lui che mi ha "battezzato" con il soprannome di gazzamerlina, sfottendomi infinite volte. Giuseppe non ci ha lasciato si è solo trasformato nel magico pennuto, eternamente. Ciao Giuseppe amico carissimo", è il saluto del consigliere Municipale Pino De Stasio.
"Sono senza parole ci ha lasciati Giuseppe Sbrescia", è il commento di Francesco Vernetti ex consigliere Comunale.
"Giuseppe Sbrescia il mio peppino adorato, l’amico di tante battaglie e di tante avventure è volato in cielo poco fa. È stato fra i collaboratori più preziosi e bravi di Retenews24, un ragazzo di straordinario valore e di immensa vivacità intellettuale. Ci siamo poi ritrovati al Comune di Napoli, era fra le punte di diamante della squadra dell’Assessore Chiara Marciani. In questi giorni ho sperato potesse farcela. Non ce l’ha fatta, lasciandomi in una tristezza e in una solitudine infinita. Ciao Peppì vola alto vola libero, è stato un onore volerti bene fratello mio. Una giornata veramente pessima", scrive il giornalista e componente dello staff della Città metropolitana Lorenzo Crea.