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Cronaca

Giudice di Pace di Napoli, ancora lunghe file e assembramenti: "Così non si può lavorare"

"Una situazione del genere è pericolosa per la salute pubblica", denuncia a NapoliToday l'avvocato Fabrizio Maria Mellone

Ancora lunghe file e assembramenti questa mattina all'ingresso del Giudice di Pace di Napoli in via Foria. La situazione non è mutata rispetto ai giorni scorsi e l'obbligo di sottoporsi all'unico termoscanner presente per rilevare la temperatura, continua a creare code e disagi.

"Fino a luglio c'erano gli addetti della Protezione Civile a rilevare la temperatura con la 'pistola' ad infrarossi all'ingresso. Da qualche giorno, invece, c'è questo termoscanner e dunque chiunque accede al Giudice di Pace, deve necessariamente passare in questo unico varco: avvocati, cancellieri, giudici, testimoni, ctu e via discorrendo. Parliamo, quindi, di centinaia e centinaia di persone al giorno. E' del tutto inevitabile, in queste condizioni, che si creino gli assembramenti che abbiamo visto oggi. Ci sono persone costrette a rimanere in fila anche per più di un'ora, senza che ci sia il rispetto del distanziamento sociale. Così non si può andare avanti. In questo modo è impossibile lavorare. Una situazione del genere è pericolosa per la salute pubblica", denuncia a NapoliToday l'avvocato Fabrizio Maria Mellone.

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