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Cronaca Piazzetta Forcella

Appello di Giovanni Durante a Ranieri: "Forcella non deve morire"

Il papà di Annalisa, vittima innocente della camorra nel 2004 a soli 14 anni: "Facciamo uno spettacolo per ragazzi, i proventi andranno in beneficenza"

Giovanni Durante, papà della giovane Annalisa, la 14enne vittima innocente della camorra, ha lanciato un appello  per rendere Forcella un quartiere vivo. Durante si è rivolto agli artisti di Napoli “a partire da Massimo Ranieri, affinché prima di Natale diano vita proprio qui, nel nostro teatro, ad una sorta di spettacolo per i ragazzi ed i cui proventi vadano in beneficenza"
"Se faccio tutto questo è perché non voglio che il ricordo di mia figlia scompaia – ha spiega il papà di Annalisa - e perché c'é bisogno che i ragazzi di questo e di altri quartieri sappiano che ce la possono e ce la devono fare".

Piazza Forcella, ex regno della famiglia Giuliano, si trasforma e deve continuare a farlo, dice Durante: la struttura dedicata ad Annalisa è una di quelle destinate a potenziare la rete cittadina degli incubatori per la nascita di nuove imprese, in particolare quelle fatte nascere dai giovani (appartengono a questa rete anche Città della Scienza e Napoli Est).  Al momento sono 10 le persone che vi lavorano in turni, anche notturni, per vigilare.

Durante ha già messo in campo diverse iniziative nel quartiere di Forcella, precisamente nella piazza diventata oggi il “Centro delle opportunità” (ex supercinema), tra le quali una lezione di compostaggio con i ragazzi di CleaNap, una mostra fotografica e  la riproduzione di due opere di Eduardo De Filippo.  Così nello storico quartiere della città, si erge un Eduardo, grandezza naturale ed in cartapesta, che guarda Forcella seduto al balcone con accanto una sedia su cui sono poggiate caffettiera napoletana con tanto di 'coppetiello', tazzine e zuccheriera (come nella commedia 'Questi Fantasmi'). E ancora si può ammirare la riproduzione della scena più famosa di “Natale in casa Cupiello”: il presepe con accanto il barattolo di colla ed il pennello, il lettino singolo, il vaso da notte e il più classico dei bacili con specchiera annessa.

"Da quando abbiamo aperto questa mostra - ha detto orgogliosamente Giovanni - sono migliaia i turisti che l'hanno visitata e lo si può vedere anche dai commenti lasciati sui libri che sono all'ingresso. Cinesi, francesi, tedeschi, americani ma anche italiani e soprattutto napoletani che riscoprono un quartiere con non vuole e non deve morire".
 

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