rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Scampia

"A 13 anni dalla morte di mia sorella a Scampia nulla è cambiato"

A parlare è Francesco Verde, fratello di Gelsomina, ammazzata nel novembre 2004 per una relazione passata con un camorrista

"A 13 anni dalla morte di mia sorella è avvilente constatare che a Scampia non è cambiato nulla. Le lotte tra clan avversi portano a nuovi morti e il sacrificio di una ragazza innocente, torturata e ammazzata a soli 22 anni perché era l'ex fidanzata di un camorrista, continua a essere dimenticato".

Ad affermarlo, nel corso di un'intervista rilasciata a Il Mattino, è Francesco Verde, fratello di Gelsomina, una delle prime vittime innocenti della faida di Scampia. La sua storia è tornato alla ribalta dopo l'agguato avvenuto nei giorni scorsi, in cui ha perso la vita il 21enne Nicola Notturno

Ma qual è il legame tra il 21enne ammazzato lunedì scorso e la 22enne uccisa il 21 novembre del 2004? Nicola era il nipote di Gennaro Notturno detto o Sarracino, lo scissionista del clan Di Lauro che era stato fidanzato con Gelsomina Verde, pochi anni prima che la ragazza venisse trucidata. Un legame che costò caro alla giovane, seppure lei stessa lo avesse interrotto già da tempo.

"Per la morte di mia sorella stanno scontando la loro pena solo due persone: Ugo De Lucia (condannato all'ergastolo come esecutore materiale) e Pietro Esposito (collaboratore di giustizia condannato a 7 anni e 4 mesi di reclusione). Invece altre 7 persone coinvolte, secondo le dichiarazioni di diversi pentiti, sono a piede libero", aggiunge il fratello di Gelsomina.

"La morte di Gelsomina non ha ancora avuto giustizia e io e la mia famiglia abbiamo perso le speranze. L'unico modo per ricordarla è andare a parlarne nelle scuole", conclude Francesco Verde.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"A 13 anni dalla morte di mia sorella a Scampia nulla è cambiato"

NapoliToday è in caricamento