La storia del gateau (o meglio, gattò) di patate
Gustoso piatto della tradizione, creato a Napoli per il banchetto di nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo, moglie di Ferdinando I Borbone, nel 1768
Il gateau di patate (italianizzato "gattò") è un piatto tipico della cucina partenopea, una vera icona culinaria di cui ogni famiglia ha sua ricetta. Il termine francese significa torta, e, in italiano, indica una sorta di sformato.
Secondo quanto si narra, il gateau fu un piatto creato per il banchetto di nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo, moglie di Ferdinando I Borbone, nel 1768.
La nuova Regina introdusse nella capitale il gusto francese e la consuetudine di affidare il servizio di cucina ai "monsieurs" (termine "corrotto" in "monzu'" dai napoletani). Proprio questi cuochi crearono il particolare sformato per il banchetto reagale.
Nonostante questo, il "gattò" è da ritenersi a tutti gli effetti un piatto napoletano, creato a Napoli, utilizzando ingredienti tipici della cucina partenopea, fatta eccezione per il burro (più tipico della cucina nordica).
In quegli stessi anni "Napoli - si legge su Wikipedia - divenne luogo di confronto delle grandi cucine europee e nell'arco di pochi decenni, assunsero denominazioni francesi anche altre tradizionali pietanze partenopee e sicule come il crocchè e il ragù".
A questo link la ricetta di una gustosa variante del tradizionale gattò di patate con l'aggiunta di frarielli nel ripieno.