Marano: gas sulfurei dal pozzo dello stadio, gli abitanti protestano
Certificata da un geologo la non nocività dei gas. Intanto i residenti chiedono la chiusura definitiva della cisterna: non ha mai irrorato il manto erboso dello struttura
Va avanti da giorni. Un odore intenso, ma fortunatamente non nocivo, quello che arriva dal pozzo dello stadio comunale di Marano. A rovinare l’aria, gas sulfurei e certamente poco graditi sprigionati in continuazione da questo pozzo di irrigazione dall’esistenza mai ben compresa. Un problema che, secondo gli esperti, sarebbe collegato unicamente alle condizioni atmosferiche degli ultimi giorni non certo ottimali.
Ma i residenti protestano, soprattutto quelli che hanno casa nelle aree vicine a via Falcone, e non tollerano ormai più la situazione. Il Comune, a quanto pare, non sta a guardare. E così, come ha confermato l’assessore allo sport Renato Schettino, occorre operare in profondità, eliminare le condutture e arrivare, prima o poi, a chiudere definitivamente il pozzo. Per adesso, comunque, è stato interpellato un esperto del settore, un geologo che ha prontamente tranquillizzato gli abitanti certificando la non nocività del gas.
Un pozzo, quello dello stadio di Marano, in realtà già balzato alla cronaca diverse volte. E le polemiche ci stanno tutte, dato che la sua ragione d’esistere dovrebbe essere quella di irrorare il manto erboso della struttura sportiva. Cosa che non avviene secondo le norme più corrette. Sembra infatti che quest’acqua sulfurea altro non faccia che andare a rovinare il prato, danneggiandolo irrevocabilmente.