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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Avvocata / Piazza Museo

I misteri del Gabinetto segreto pompeiano al Museo Archeologico

Il Gabinetto Segreto fu chiamato così dai Borbone in quanto potevano accedervi unicamente le persone di matura età e di conosciuta morale

La raccolta di collezioni pompeiane presente al Museo Archeologico di Napoli rappresenta il nucleo principale della collezione Borbone ed include tutti i reperti rinvenuti negli scavi vesuviani, come ad esempio sculture, mosaici, armeria, affreschi

L'intera collezione fu trasferita nella sede attuale nel XIX secolo, dopo essere stata sistemata inizialmente nel museo Herculanense di Portici.

Da non perdere nella visita al Museo Archeologico la Casa del Fauno, dove è presente l'originale scultura bronzea del Fauno danzante.

Il Gabinetto Segreto (battezzato così dai Borbone in quanto potevano accedervi unicamente le persone di matura età e di conosciuta morale) mostra diversi reperti a soggetto erotico o sessuale provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano.

Nel corso del tempo la stanza ha assunto nel gergo comune diversi appellativi: "Gabinetto degli oggetti riservati" o "osceni" o "pornografici".

Nei secoli la visita al Gabinetto segreto è stata sottoposta a censure, durante il ventennio fascista, per visitarlo occorreva il permesso del ministro dell'educazione nazionale a Roma. La censura è rimasta nel dopoguerra fino al 1967, allentandosi solo dopo il 1971. La collezione, riallestita negli anni '90 è stata definitivamente aperta al pubblico nel 2000. Dopo quasi 10 anni di chiusura al pubblico della Collezione degli Affreschi, visto il prolungarsi dei lavori di restauro, ha riaperto nel settembre 2007 e a fine aprile 2009 sono state definitivamente riaperte tutte quante le altre sale che compongono la collezione.

Gabinetto segreto al Museo Archeologico (Foto N.Clemente)

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