Furto in una scuola di Saviano: computer recuperati e restituiti
All'appuntamento hanno partecipato il sindaco Carmine Sommese, il comandante provinciale dei Carabinieri Antonio De Vita e gli studenti dell'istituto "S. Erasmo"
C'è un fermato per il furto di computer e materiale didattico, del valore di circa 50mila euro, avvenuto lo scorso 25 novembre presso l'istituto comprensivo Sant'Erasmo di Saviano. I carabinieri hanno bloccato, con l'accusa di ricettazione, un cittadino romeno di 23 anni.
I militari della locale Stazione sono risaliti al 23enne dopo aver rinvenuto, vicino al luogo della razzia, arnesi e oggetti sui quali vi erano impronte digitali compatibili con quelle dell'arrestato, gia' schedato per precedenti specifici. Gli accertamenti successivi hanno consentito di risalire a due garage nella provincia di Caserta, a Recale e Casapulla, dove erano stati nascosti i pc con l'etichetta della scuola.
Nei locali e' stata rinvenuta anche altra refurtiva di vario genere il cui valore commerciale e' stimato intorno ai 100mila euro. Il materiale, tra i quali un proiettore, una videocamera, un televisore, oltre a pc e tablet, e' stato restituito agli studenti nel corso di una cerimonia alla quale hanno preso parte il comandante provinciale dei carabinieri Antonio De Vita, il dirigente scolastico Paolino Scotti e il sindaco di Saviano, Carmine Sommese.
I Colonnello Antonio De Vita, comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, sulla riconsegna dei pc agli studenti ha così commentato: "Questo di oggi è certamente un risultato importante, soprattutto per i ragazzi. Sono stati loro oggi a darci una grande emozione manifestando felicità nel vedersi restituire il materiale informatico didattico che era stato loro sottratto il 25 novembre. Il problema dei furti e dei danneggiamenti nelle scuole è per l'Arma e le FF.OO. tutte un tema prioritario. Sono episodi di una gravità inaudita, che attentano in modo diretto alla formazione e al futuro dei nostri giovani. Per questo continueremo a porre la massima attenzione e il massimo impegno sia sul fronte investigativo, raccogliendo e sviluppando ogni dato utile per l'identificazione dei colpevoli, che su quello preventivo, con l’intensificazione dei servizi di vigilanza”.