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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via San Pietro a Maiella

Ancora un furto al Conservatorio: scomparso il busto in bronzo di Pietro Platania

Il busto è stato realizzato a fine '800 da un ignoto scultore. A febbraio scomparve un manoscritto autografo di Mercadante e nel 2005 fu sottratto il Poliuto di Donizetti, poi ritrovato in una vendita all'asta

Sale a tre il numero di opere sottratte al Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli dal 2005 ad oggi.
L'ultima scomparsa riguarda un piccolo busto in bronzo raffigurante Pietro Platania, maestro di contrappunto ed ex direttore del conservatorio, sparito dalla prima stanza della biblioteca del conservatorio dov'era custodito. La statuina del compositore Pietro Platania, di cui si sono perse le tracce, è alta 34 centimetri ed è stata realizzata a fine '800 da un ignoto scultore.

A darne notizia è il commissario della struttura, Achille Mottola, che ieri ha presentato denuncia ai carabinieri di San Giorgio del Sannio, nel beneventano. La denuncia del commissario, che ha anche funzione di presidente, è scattata dopo una comunicazione inviata a conclusione dell'attività inventariale dei beni (quadri, statue, libri strumenti di valore e altre opere) presenti nel Conservatorio, realizzata dalla dottoressa Brigitte Daprà della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico di Napoli. Da circa un mese e mezzo alla Biblioteca del Conservatorio si può accedere solo disattivando un sofisticato sistema anti intrusione i cui codici sono in possesso di un ristrettissimo gruppo di persone. E' già stato anche pubblicato il bando per l'installazione di una videosorveglianza. L'ultimo inventario dei beni presenti a San Pietro a Majella risale al 2005.

Le altre opere sottratte: tra il 2005 e il 2006 scomparve Il Poliuto di Donizetti, che poi tornò al Conservatorio grazie a un controllo assiduo delle aste sul web. Lì, infatti, fu messo in vendita e rintracciato dalle forze dell'ordine. Lo scorso primo febbraio, invece, è stato sottratto un manoscritto autografo di Saverio Mercadante (1795-1870), prezioso documento risalente al 1814 e riguardante il "Quarto concerto per flauto e orchestra" e il "Concerto per oboe e orchestra". L'ultima volta che ne fu accertata la sua presenza a San Pietro a Majella risale allo scorso 14 gennaio. Poi, nell'arco dei successivi dieci giorni, di quelle 60 pagine non se ne è saputo più nulla. Il giorno dopo la constatazione di ammanco, la direttrice del Conservatorio, Elsa Evangelista, puntò il dito contro la mancata attenzione mostrata nei confronti della storica struttura dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Nell'archivio del conservatorio di Napoli sono custoditi pregevoli documenti di enorme valore culturale: 92mila scritti autografi (Paisiello, Cimarosa, Donizetti e Verdi, tra i più famosi); 300mila copie musicali; 200mila libri non musicali; 10mila libretti e 10mila lettere autografe; oltre mille periodici). Numerosi anche i quadri e gli strumenti di valore, come un'arpa di Stradivari.
(ANSA)

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