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Cronaca

Appostati fuori ai teatri scoprivano indirizzi utili: sgominata banda di topi d'appartamento

La banda - 10 napoletani, fra questi due donne - operava in modo ingegnoso: una spia all'esterno di teatri o ristoranti individuava potenziali vittime e dalla targa risaliva all'indirizzo. Poi la banda svaligiava la villa

Dalle prime ore del giorno è in corso una vasta operazione della squadra mobile di Napoli e della polizia di Latina. Sono dieci le misure cautelari eseguite (tra queste due a carico di donne) per reati come associazione a delinquere finalizzata ai furti in ville e appartamenti e porto abusivo di armi.

I NOMI

In carcere finiscono Giuseppe Rizzo (51 anni), Salvatore Quindici (45 anni), Antonio Bellobuono (35 anni), Maria Rosaria Autore (57 anni), Salvatore Pepe (46 anni), Salvatore Merolla (39 anni), Davide Mirra (32 anni), Pasquale Caiazza (24 anni), Adele Iannuzzelli (45 anni) e Antonio Cigliano (ai domiciliari, 59 anni). Tutti nati a Napoli e originari del Rione Traiano. Sono circa cento i furti commessi dal gruppo criminale: gli inquirenti sono partiti dal furto commesso nell'abitazione di un professionista il 15 ottobre 2017: in quell'occasione fu ferito Salvatore Quindici e morì Domenico Bardi. I due furono sorpresi dal figlio del padrone di casa che esplose diversi colpi di arma da fuoco mentre i due uscivano dal balcone. 

IL METODO 

In occasione di alcuni eventi (serate di gala, a teatro, cene in ristoranti) i malviventi riuscivano a recuperare gli indirizzi delle vittime che sapevano non essere in casa. Attraverso la consultazione della banca dati risalivano al luogo di residenza e mettevano a segno decine di furti nei fine settimana, in Campania, Marche, Lazio e Abruzzo. Secondo la ricostruzione degl inquirenti il capo dell'organizzazione era Salvatore Pepe. In due effettuavano le visure Aci durante le rapine, e le due donne si accertavano che nessuno fosse in casa, suonando al citofono. I proventi dei furti erano ceduti a un ricetttatore proprietario di due laboratori orafi nel quartiere Porto di Napoli. Sottratte anche 6 pistole e 7 fucili. La banda colpiva quasi ogni fine settimane: l'ammontare complessivo delle rapine è definito "notevolissimo". 

Per ulteriori approfondimenti: LatinaToday. 

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