Napoli, individuati due 'furbetti del cartellino' nella II Municipalità: interdetti dall'ufficio

Risultavano assenti durante l'orario di servizio per svolgere "attività private", oppure passavano il badge elettronico nel lettore ottico anche per alcuni colleghi di lavoro. Con l'accusa di "truffa aggravata e continuata ai danni di ente pubblico territoriale", nonché di false attestazioni e certificazioni con modalità fraudolenta, due dipendenti comunali addetti alla corrispondenza nella seconda municipalità di Napoli (Avvocata-Montecalvario-Mercato-Pendino-Porto) sono stati raggiunti dai Carabinieri della Stazione di San Giuseppe che hanno loro notificato l'ordinanza di interdizione dai pubblici uffici per due mesi, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli. 

Sulla vicenda si è espresso anche il sindaco de Magistris: "Se i fatti sono - come ci sembra - già accertati dalle immagini delle telecamere, procederemo senza tentennamenti al licenziamento di questi dipendenti comunali". "Oggi migliaia di persone", ha spiegato il primo cittadino, "vorrebbero un posto pubblico e chi ce l'ha secondo noi deve mantenerlo svolgendo il lavoro con dignità. Per noi esiste una sola risposta a questo tipo di caso: il licenziamento". 

CHI FA IL FURBO VA LICENZIATO: VIDEO

Una notifica di fine indagini è stata consegnata anche ad altri sette dipendenti comunali (nello specifico due sottufficiali della Polizia Municipale, un istruttore alla vigilanza dei Parchi, un assistente sociale, due amministrativi e un addetto alla corrispondenza del centro di assistenza sociale): a tutti sono contestati i medesimi reati dei due già interdetti dai pubblici uffici. L'Ufficio del GIP definisce la lotta all'assenteismo "una delle priorità" nelle azioni del Giudice. I risultati sono stati ottenuti tramite l'osservazione delle immagini di telecamere nascoste, e poi l'attività investigativa di pedinamento, osservazione, verifiche documentali.