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Cronaca

Natale e Capodanno coi botti: un business da 25 milioni di euro

Continuano gli affari a basso costo ma molto redditizi. La "merce che scotta" spunta anche negli appartamenti e scantinati. Legambiente invita i genitori a non comprare i botti illegali

Un giro d’affari losco e molto redditizio. Si tratta del business dei fuochi d’artificio. Un business di oltre 25 milioni di euro per soli 40 giorni di lavoro. Sono in particolare microimprese illegali concentrate nella campagne a nord di Napoli e nell’area vesuviana. “Soprattutto alle falde del Vesuvio“- spiegano gli ambientalisti della Campania come si legge su Cronache di Napoli - “ci sono zone del centro storico, Secondigliano, Pianura, Piazza Mercato, dove la vendita viene camuffata sotto le bancarelle di giocattoli o di dolciumi”.

Ma se si conosce la persona giusta si può comprare la merce “che scotta” anche in appartamenti o in scantinati, luoghi apparentemente tranquilli. Per costruire una bomba bastano 5 euro e viene rivenduta ad un prezzo che oscilla tra i 50 euro a novembre e al prezzo di 200 euro a ridosso dell’ultimo dell’anno.  Prezzi che variano e potranno variare ancora. Non c’è una regola restrittiva, un mercato spregiudicato e senza remore. E i prezzi si impennano soprattutto con l’avvicinarsi del 31 dicembre.  

Per pochi minuti di fuoco c’è dietro un lavoro intenso, di mesi interi, con ‘straordinari’ nell’ultima settimana di dicembre. Sollecitando una intensificazione dei controlli da parte delle forze dell’ordine, Legambiente conclude: “Rivolgiamo un appello ai genitori perché sono loro che andranno ad acquistare i botti,  e comprando fuochi illegali su bancarelle non autorizzate non si fa altro che incrementare l’illegalità”. Oltre ad incrementare la criminalità della regione non bisogna sottovalutare la pericolosità del sbagliato utilizzo dei botti. Molti, infatti, provengono dalla Cina, dove è risaputo che il controllo dei materiali è praticamente azzerato. Che ci sia il botto a capodanno è un vero e proprio must  soprattutto nella regione Campania, e a Napoli in particolare. E sorvegliare questa formula di divertimento invernale  facendo in modo che non danneggi la salute di nessuno è un dovere sia da parte dei genitori che da parte di tutta la comunità.

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