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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Fuochi Capodanno illegali a Napoli: dal pallone di Maradona alla bomba Cavani

In pole position gli omaggi dal sapore calcistico. Sequestrata l'ultima bomba dedicata al matador, un cilindro alto 40 centimetri capace di contenere fino a 4 chili di polvere pirica

Un superbotto dedicato a Cavani, il bomber azzurro che fa sognare i tifosi. Questo è solo l'ultimo episodio di una tradizione che la città, da sempre, si concede nel bene e nel male ogni festa di Capodanno. Ed ecco scattare il bollettino di guerra.

La storia degli scorsi anni ci racconta della Bomba Osama, i botti dedicati allo Tsunami e a Ronaldinho, e poi le Sfere, le Candele romane, i Venti di guerra, Rambo, Vulcano, e batterie multiple che arrivano fino a 300 pezzi.

In pole position, gli omaggi dal sapore calcistico. In primis il pericoloso Pallone di Maradona, capace di contenere da 1 a 3 kg di polvere nera. Poi è toccato a un must, “A capa ‘e Lavezzi“, La testa di Lavezzi, ricercatissimo nel mercato clandestino dei fuochi pirotecnici. Una miscela di polvere pirica capace di provocare una detonazione da bomba. Tutto questo al costo di 300 euro.

Infine, l'episodio recente targato dicembre 2010. Il sequestrato a Somma Vesuviana, a opera della polizia, della bomba dedicata al matador: un cilindro alto 40 centimetri che può contenere fino a 4 chili di polvere. Prezzo stabilito intorno ai mille euro e capacità di agire nel raggio di 100 metri a tal punto da poter provocare danni strutturali agli edifici.

Una cosa pare certa: c'è da stare con gli occhi bene aperti. La differenza tra botti illegali e legali è nell'elemento pericolo, spiegano gli esperti. E la fabbrica dei fuochi assassini, purtroppo, non chiude mai. Mesi e mesi di lavoro con tanto di straordinari nell'ultima settimana di dicembre. E i prezzi, come è facile immaginare, si impennano con l'avvicinarsi del 31 dicembre. Un vero e proprio giro d'affari d'oro per tutta l'industria illegale.

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