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Cronaca

"Non si può mettere una metropoli in ginocchio": guerra tra i lavoratori Anm per la vicenda funicolari

Usb Trasporti sulla vicenda dei capiservizio malati che hanno bloccato la città: "Sarà sicuramente solo un caso, ma dopo l'annuncio del prolungamento notturno hanno cominciato a rivendicare l'avanzamento di carriera"

"Volendo essere garantisti c'è da dire che non possiamo dubitare dell'effettiva malattia dei capiservizio che in questi giorni hanno bloccato la circolazione delle funicolari". Comincia così Marco Sansone, delegato regionale USB Trasporti, che a NapoliToday commenta la vicenda che sta amareggiando migliaia di napoletani. I lavoratori, circa 15, di giovane età, apparterebbero ai tre sindacati confederati, con Cisal e Ugl. "Ed è un caso, sicuramente un caso che questi sindacati, durante l'annuncio del prolungamento serale, abbiano rivendicato gli avanzamenti parametrali di carriera", aggiunge Sansone. 

FUNICOLARI CHIUSE, AUTHORITY APRE ISTRUTTORIA
 

Secondo Sansone "non si può mettere in ginocchio una città per 10 o 15 lavoratori", e questa sarebbe però una responsabilità politica e amministrativa. "Ribadendo sempre che per noi sono effettivamente malati fino a prova contraria, non è normale che con una raffica di assenze le funicolari debbano chiudere. In Anm ci sono centinaia di lavoratori sprecati, disponibili al prolungamento serale e a tornare in servizio alla guida o in stazione". Tra i lavoratori Anm è guerra fredda: sono entrati tutti nel mirino della cittadinanza, che non sa spiegarsi questi catastrofici disservizi. "Eppure bisogna dire le cose come stanno: qui ci sono tantissimi lavoratori volenterosi, favorevoli al prolungamento serale, e che non sono messi nelle condizioni di lavorare", conclude Sansone.

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