Renzo Arbore e il saluto a De Crescenzo: “Lucià ti abbiamo portato a Napoli”
Il commosso saluto del grande amico dello scrittore e filosofo. Applausi scroscianti per le sue parole
Un commosso saluto a De Crescenzo è stato recitato da un suo grande amico, Renzo Arbore:
“Luciano tocca a me. Tu mi hai fatto tanti regali, ti ho rubato tutta la cultura che tu mi hai dato su Napoli. Entrare a casa tua era entrare a Napoli. Parlavamo solo di Napoli quando ci vedevamo. Il regalo che mi hai fatto oggi è stato il più bello. Mi hai fatto avere un applauso dal tuo popolo. Non so come ricambiare. Io penso a quello che vorrebbe sentirsi dire “o muort”. Come posso sintetizzare la tua vita. Non ti posso sintetizzare, posso dire solamente. La Napoli che tu hai cantato e io dopo di te non è la Napoli del passato. Napoli ha avuto tante stagioni che ci hanno fatto soffrire. Questa Napoli è la Napoli di sempre e sotterrerà a tutti noi. La Napoli che sopravvive è quella dell'amore, la tua Napoli.
Voglio ricordare un episodio. Un giorno facevamo il Papocchio. Lui disse oggi non si lavora dobbiamo andare a Santa Chiara, dobbiamo vedere il miracolo di San Gennaro. Eravamo io, lui, Isabella Rossellini, Roberto Benigni, c'era il cardinale che elencava i peccati della chiesa ma il sangue non si scioglieva. Poi andò vicino a Benigni e diceva per quelli che non rispettano la chiesa e si fermò guardandolo negli occhi. Roberto era comunista e aveva appena fatto un'invettiva in tv contro il Papa. Allora Luciano disse “Robè ti devi inginocchiare”. Gli diede una botta dietro alle gambe, lui si inginocchio e ci fu il miracolo. Ti faccio un regalo speciale, tu sei stato un uomo d'amore. L'amore per tutti. Ti abbiamo portato a Napoli, vorrei che il tuo popolo si scambiasse un segno d'amore. Ciao Luciano”.