Funerali Cutolo, Libera si affida al prefetto: "Parliamo di un delinquente"
Al momento l'ipotesi più probabile è che le esequie avvengano in forma strettamente privata, ma sarà il prefetto di Napoli a dire l'ultima parola su tempi e modi
È polemica in merito alla possibilità di funerali per Raffaele Cutolo, fondatore della Nuova Camorra Organizzata, morto mercoledì nel penitenziario sanitario di Parma.
"Siamo col prefetto di Napoli, dalla parte delle istituzioni - fa sapere dice Fabio Giuliani, referente regionale campano di Libera - Non siamo giudici e non vogliamo esserlo. Con tutto il rispetto per la vita e per la morte, si sta parlando pur sempre di un delinquente. Qualsiasi decisione prenderà sui funerali di Raffaele Cutolo, il prefetto avrà le sue ragioni. Abbiamo piena fiducia e deciderà sicuramente al meglio".
Al momento l'ipotesi più probabile è che le esequie avvengano in forma strettamente privata, ma sarà il prefetto di Napoli a dire l'ultima parola su tempi e modi.
"Cutolo dal punto di vista della sua portata criminale era già finito da molto tempo e da parecchi anni non esercitava alcun tipo di potere. Ha rappresentato l'emblema di una storia irripetibile, fortunatamente per tutti noi. Ovviamente non ha agito da solo, ma con grandi connivenze a quei tempi", aggiunge ancora Giuliani.
A proposito della mancata revoca del 41bis al boss di Ottaviano, Giuliani aggiunge: "Non ha mai mostrato segni di pentimento. Ha anche detto di conoscere alcune cose e che se avesse parlato, avrebbe fatto tremare le istituzioni. Quindi vuol dire, forse, che aveva ancora il controllo su qualcosa? Non so se bluffasse o meno quando diceva così. Ma se sapeva e non ha parlato significa, per me, che aveva ancora capacità di gestione".