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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Frode fiscale da 3,8 milioni di euro: maxi sequestro

Operazione in tutt'Italia. I responsabili avevano una sede anche a Napoli

I finanzieri del comando provinciale di Vicenza hanno eseguito un provvedimento emesso dal gip, su richiesta della procura della Repubblica, sottoponendo a sequestro preventivo disponibilità finanziarie, immobili e autovetture per un valore complessivo di oltre 3,8 milioni di euro nei confronti di sei società nei settori economici della vigilanza privata, della consulenza aziendale, della progettazione ingegneristica, del commercio all'ingrosso di articoli sportivi, del commercio al dettaglio di profumi, dell'affitto di aziende e di 13 persone fisiche, rispettivamente con sedi e residenze nelle province di Vicenza, Milano, Napoli, Bergamo, Brescia, Crema e Como. L'operazione è stata eseguita dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Vicenza, in collaborazione con i finanzieri della sezione di pg presso la procura di Vicenza Aliquota guardia di finanza. Le misure cautelari reali, spiegano i finanzieri, fanno seguito ad analoghe misure "già eseguite dai finanzieri vicentini nei primi mesi dell'anno nei confronti di tre soggetti e due società, che avevano promosso un meccanismo di frode fiscale realizzato mediante l'illecito utilizzo di una società di Lonigo (Vicenza), di fatto non operativa, priva di contabilità e senza una sede effettiva di esercizio, poiché domiciliata in uno studio di consulenza e che, in concreto, non aveva mai effettuato operazioni rilevanti ai fini Iva e ai fini delle imposte dirette". Secondo i finanzieri, i "destinatari della misura ablatoria eseguita nei mesi scorsi avevano, in sostanza, organizzato un sistema fraudolento finalizzato a consentire a terzi soggetti giuridici un'indebita compensazione di debiti tributari attraverso la cessione di crediti fiscali, in realtà inesistenti, fittiziamente vantati dalla società con sede nel comprensorio di Lonigo (Vicenza)".

All'epoca erano stati apposti i sigilli a conti correnti e auto di pregio per un ammontare superiore a 700.000 euro, pari agli importi indebitamente compensati per debiti fiscali in capo a società riconducibili agli stessi originari indagati ed agli illeciti guadagni derivanti dalla cessione di crediti fittizi a terzi soggetti. Dalle indagini sono emerse "le realtà societarie e imprenditoriali, effettivamente esistenti e operative, che hanno beneficiato - sottoscrivendo un falso contratto di consulenza fiscale quale fittizia prestazione di servizio fornita dalla società vicentina - di crediti fiscali fittizi usati in compensazione dei propri ingenti debiti fiscali. Nel corso degli approfondimenti investigativi è stato riscontrato che i beneficiari delle false compensazioni corrispondevano a favore della società vicentina somme pari al 1,9 % dei fittizi crediti fiscali utilizzati in compensazione". I soggetti coinvolti devono ora rispondere del reato di 'indebita compensazione'. La ricostruzione investigativa effettuata dai militari della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vicenza, è stata accolta dal gip che ha emesso nei confronti delle sei società e delle 13 persone fisiche (amministratori-rappresentanti delle società e/o imprese committenti e beneficiarie delle indebite compensazioni) il provvedimento di sequestro preventivo per un importo complessivo di oltre 3,8 milioni di euro, pari alla somma degli importi indebitamente fittiziamente compensati da ogni singolo soggetto.

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