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Cronaca

Roghi illeciti di rifiuti: "Il reato non è un deterrente, pochissimi gli arresti"

"Con le attuali norme chi appicca roghi in carcere non ci andrà mai. La condanna penale per questo reato è aleatoria": così il Procuratore nazionale Antimafia

Il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, intervenuto a Napoli alla presentazione del libro "Così vi ho avvelenato" della giornalista Daniela De Crescenzo, sulle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaetano Vassallo, lancia un allarme sul reato di combustione illecita di rifiuti. Non rappresenta - ha spiegato - un vero e proprio deterrente per chi delinque e potrebbe essere ritenuto un flop, anche perché le attuali norme, in concreto, non prevedono l'arresto per reati cosiddetti minori. 

"Nel 2013 fu introdotto il reato per l'illegale combustione di rifiuti con una pena detentiva da tre a sei anni per chi viene arrestato in flagranza - ha ricordato - a pochissimi giorni da quella norma dal Parlamento arrivò l'indiscrezione di evitare il sovraffollamento delle carceri". Una circostanza che, di fatto, ha reso vano il reato perché "la minaccia della pena non ha funzione deterrente. Non si riesce - ha sottolineato il numero uno della Dna - ad applicare in maniera efficace la legge. Gli arresti sono pochissimi e i processi ancora meno. Chi appicca roghi va o meno in carcere? - si è chiesto Roberti - con le attuali norme non ci andrà mai. La condanna penale per questo reato è aleatoria. L'esigenza repressiva forte alla base di quella norma è diversa - ha aggiunto - dall'esigenza di svuotare le carceri".

Roberti ha poi dedicato un passaggio del suo intervento alla collaborazione da parte dei cittadini affinché si denunci e si segnalino i rifiuti illeciti e i fuochi appiccati ad essi. "La collaborazione dei cittadini - ha ammonito Roberti - lo Stato però se la deve meritare. La collaborazione si ottiene dando fiducia altrimenti non si avrà mai. Uno di questo aspetti importanti affinché i cittadini si fidino è che si ottenga la certezza della pena e si combatta la corruzione".

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