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Cronaca Castellammare di stabia

Muore dopo intervento per ridurre lo stomaco, inchiesta dell'Asl

Il 38enne di Castellammare era stato ricoverato al San Leonardo. I medici parlano di “sospetta encefalopatia di Wernicke”, dovuta a carenza nutrizionale

Va avanti l'inchiesta della Asl Napoli 3 sulla morte del 38enne di Castellammare Francesco Paolo Salvato, che si era operato allo stomaco per ridurlo attraverso la tecnica del “palloncino”. L'Asl parla di “sospetta encefalopatia di Wernicke”, insorta probabilmente dopo l'operazione in una clinica per la rimozione del palloncino, intervento consigliatagli dai medici del San Leonardo dove era stato ricoverato il 10 settembre.

Nel maggio 2013 Salvato - scrive la Asl Napoli 3 - “per un'obesità patologica è stato sottoposto ad un intervento di inserzione di palloncino gastrico presso altra struttura. Da giugno sono iniziati gravi malesseri”. Il 10 settembre il 38enne si era recato al pronto soccorso del San Leonardo. Lì i medici, oltre che consigliargli un ricovero (rifiutato), gli avevano raccomandato la rimozione del palloncino, poi effettuata nella clinica dove era stato impiantato.

Ma le condizioni del 38enne non miglioravano e così due settimane dopo era tornato al pronto soccorso del “San Leonardo”. “La consulenza neurologica - afferma la relazione dell' Asl Napoli 3 - ha evidenziato un sospetto di Encefalopatia di Wernicke, caratterizzata da disturbo oculomotorio e paralisi dei movimenti, dovuta a una carenza nutrizionale, e più specificamente a un deficit di tiamina”.

Il paziente è morto ieri mattina, dopo un malore. Il direttore generale della Asl 3 Maurizio D' Amora ha assicurato la collaborazione della struttura con la magistratura ed ha espresso il proprio cordoglio alla famiglia.

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