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Cronaca Caivano

Fortuna Loffredo, le rivelazioni shock: "I pedofili si giocavano i bambini a carte"

Secondo quanto trapela gli orchi giocavano a scopa e promettevano in pegno una "fidanzatina" o un "fidanzatino"

Nuovi dettagli raccapriccianti sulla rete di pedofili che agiva a Caivano, al Parco Verde. Secondo il Giornale gli "orchi" del parco "si giocavano" i bambini a carte. Giocavano a scopa e promettevano in pegno una "fidanzatina" o un "fidanzatino". A confermare tale inquietante scenario è stato uno degli uomini che ha fatto esplodere il caso.

Contro Caputo, accusato per l'omicidio di Fortuna Loffredo, per ora c'è la testimonianza della più piccola delle sue tre figliastre che ha confessato a un'assistente sociale che si occupa del suo recupero psicologico di aver assistito al delitto di Chicca: "Titò (come veniva chiamato Raimondo Caputo) voleva violentarla, ma Chicca non voleva e gli tirava i calci. Allora lui l'ha presa in braccio e l'ha buttata giù. Era presente anche mia madre che poi mi ha detto che dovevo tenere il segreto".

LINCIATO IN CARCERE - Il 43enne è stato linciato in cella dagli altri detenuti, che l'hanno aggredito e picchiato nella cella del padiglione "Roma" del carcere di Poggioreale. A salvarlo e a portarlo in isolamento due agenti della penitenziaria.

BESTIE - Pietro Loffredo, il padre di Fortuna, ha parlato dell'arresto di Caputo: "É una bestia che forse non ha neanche capito quello che ha fatto: in un altro Paese lo condannavano a morte".

MATTARELLA - Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto un'inchiesta "rapida, ampia e severa" per fare luce su un caso che ha sconvolto l'Italia intera.

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