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Cronaca Caivano / Parco Verde

Caso Fortuna, nei quaderni della piccola segnali del suo disagio

Disegnava e cancellava in continuazione figure femminili, interpretate come una possibile minaccia per lei

Figure femminili, finestre con le sbarre, case senza porte. Nei quaderni della piccola Fortuna Loffredo, la bimba di sei anni violentata e poi uccisa il 24 giugno del 2014, forse, segnali del disagio che viveva.

I suoi disegni sono stati analizzati dai periti che indagano sui tragici fatti del Parco Verde. Secondo uno dei periti, la grafologa Sara Cordella, "Chicca" attraverso quegli scritti comunicava. Usava pennarelli dai colori forti, con "un tratto marcato carico di rabbia, eccitazione, aggressività".

Potrebbe esserci una correlazione con le violenze. La chiave di lettura di quelle figure femminili, disegnate ossessivamente e poi cancellate, potrebbe essere l'espressione di un disagio, di un sentirsi minacciata da qualcuno.

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