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Cronaca Chiaia

"Salvate i nostri figli dalla violenza": flash mob dei genitori nel centro di Napoli

L'iniziativa dopo i gravi fatti di cronaca avvenuti nelle ultime settimane

Un flash mob per gridare “Salvate i nostri figli dalla violenza” è quello che si terrà oggi alle 19 in piazza Amendola a Napoli, lo slargo di via Carducci dove si affaccia il liceo Umberto.

Il gruppo di genitori, Federica Mariottino, Barbara Tafuri e Roberta Foglia Manzillo, che ha lanciato l’iniziativa, ha scelto uno dei luoghi simbolo della aggregazione giovanile partenopea. Sostenuti da associazioni e personaggi dello sport, della cultura e dello spettacolo, gli organizzatori chiederanno sia alle istituzioni locali preposte quanto ai vertici delle forze dell’ordine che siano messe in campo tutte le azioni possibili per arginare il fenomeno delle gang che si accaniscono contro i ragazzi riuniti pacificamente per passare ore di svago e divertimento.

“Ci prenderemo per mano e formando un lungo girotondo presenteremo le nostre richieste che sono tre P: progetti, prevenzione e partecipazione, perché siamo convinte che solo mettendo in rete famiglia scuola e istituzioni possiamo spezzare la catena di violenza che sta attanagliando i nostri ragazzi", spiegano le organizzatrici.

“La cronaca di questi giorni è agghiacciante. Da ciò che è successo a Marechiaro, all’accoltellamento in classe di un adolescente a Melito, tutto merita domande e risposte. Occorre più sorveglianza nei luoghi di ritrovo, aumentare l’illuminazione nelle strade troppo buie che diventano facilmente teatro di vili aggressioni: non chiediamo la militarizzazione del territorio ma la sicurezza, che evidentemente non può essere garantita neanche dalle telecamere, occorre quindi innestare un sistema di prevenzione dei reati. Ai ragazzi, anche e soprattutto a quelli che escono di casa armati di tirapugni, pronti a sferrare botte per uno sguardo di troppo, per un motorino da spostare, per la scusa più banale, servono progetti in cui credere per costruire il futuro. Siamo fermamente convinte che ciò ha bisogno della partecipazione di tutti i soggetti attori della loro crescita: la famiglia, la scuola e le istituzioni. Nessuno può tirarsi indietro a questo dovere. Il nostro flash mob è nato per salvare i nostri ragazzi chiedendo 'Salvate i nostri ragazzi', un gioco di parole non scontato. Siamo certe che la manifestazione vedrà una grande adesione, questa ci è parsa la strada per far sentire la nostra voce, affinché la questione diventi la priorità sui tavoli istituzionali”, concludono.

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