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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

#Fiumeinpiena, in corteo contro i veleni: stop al "biocidio"

Partenza da piazza Mancini per arrivare in piazza del Plebiscito. Don Patriciello: "La nostra madre terra Campania è moribonda, ma non è morta"

Sabato 16 novembre. Napoli è la città protagonista di #FIUMEINPIENA, un corteo che vede riunite tutte le realtà della Terra dei fuochi per dire no al "vero e proprio ecocidio che si sta consumando alla luce del sole tra le province di Napoli e Caserta". Studenti, associazioni, comitati, realtà laiche e cattoliche, parroci in prima linea, medici per l'ambiente, tutti hanno dato il proprio contributo durante le assemblee pubbliche e che oggi sono in piazza.

LA DIRETTA

ORE 19,25 - La piazza è pronta ad ospitare gli artisti che con la loro musica dimostreranno solidarietà ed impegno. Attesa per i 99 Posse. Previsti probabilmente altri interventi sul palco.

ORE 19,20 - "Siamo scesi in piazza per archiviare la triste pagina della terra dei fuochi e chiedere interventi immediati per tornare a vivere e credere in una terra pulita. Basta parole e annunci oggi il tempo è scaduto". Lo afferma, in una nota, Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente che ha preso parte al corteo "Fiumeinpiena" con delegazioni provenienti da Milano, Reggio Calabria, Firenze e Padova. Legambiente ha sfilato, dietro lo striscione "In nome del popolo inquinato" insieme a Libera e Fiom.

ORE 19,15 - Sul palco la mamma di Cristian D'Alessandro. La piazza chiede la liberazione dell'attivista.

ORE 19,00 - "Terra dei fuochi. Fiume in piena. Avanti così, noi non ci fermiamo''. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, in merito alla manifestazione. ''Una giornata di grande partecipazione, dal corteo stimoli, idee e paure - dice - Deve continuare l'impegno diretto dei cittadini. Oggi non c'è più il silenzio, tutti, giovani e donne, hanno il coraggio di denunciare''. ''Dal 2010 con le nostre iniziative abbiamo avviato la svolta e continueremo senza fermarci - aggiunge -. In campo abbiamo messo fatti, risorse e la più imponente operazione di trasparenza e verità''. Un'iniziativa partita con il sito https://www.beta.regione.campania.it/it/news/speciali. ''Non ci saranno più dati chiusi nei cassetti e tutto sarà pubblico e aggiornato - sottolinea - Vi chiedo di seguirci, di partecipare da protagonisti con proposte, idee e domande''. ''La scelta verde è la nostra scelta - conclude - Il futuro della Campania''.

ORE 18,30 - Alex Zanotelli sul palco spezza un pezzo di pane e lo offre simbolicamente in segno di condivisione. La gente urla 'Don Maurizio'. Patriciello acclamato dalla folla: "Tanti morti per questi scellerati", e la folla in piazza rgida 'Assassini'. Un minuto di silenzio per le vittime, e poi: "Siamo un popolo di disperati, lo diciamo anche al presidente Napolitano. Mi sento come un padre al quale hanno stuprato il figlio e nessuno se ne è accorto". Al microfono Anna che ha perso il figlio di due anni.

ORE 18,11 - "Ho partecipato con gioia al corteo "un fiume in piena" e l'ho fatto con alcuni amici, "come un semplice cittadino e senza fascia tricolore". E' quanto sottolinea, in una nota, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che aggiunge: "Con orgoglio, dall'inizio alla fine, ha marciato il nostro gonfalone medaglia d'oro al valor militare unitamente ad altri gonfaloni". Secondo il sindaco, "si è trattato di una giornata bellissima per la città di Napoli: i cittadini che hanno attraversato come un fiume in piena le strade del centro di Napoli, hanno dimostrato che qui c'è un Sud con grande dignità e passione. Lo stesso Sud che pretende la bonifica dei siti inquinati, senza ottuse generalizzazioni e che ha le idee chiare su come rompere il sistema fatto di mafie, colletti bianchi e personaggi delle istituzioni deviate". "Da Sud, ormai, - ha detto ancora il sindaco di Napoli - è in atto da tempo una rivoluzione che dal basso sta realizzando politiche di difesa del territorio completamente innovative. Il Comune di Napoli è in prima linea nel dire un secco no a discariche ed inceneritori e si a impianti alternativi, raccolta differenziata, tutela del territorio, acqua pubblica ed obiettivo rifiuti zero".

ORE 18,00 - Distribuite in piazza del Plebiscito oltre tre tonnellate di pane. L'iniziativa è dell'Unipan, l'Unione dei Panificatori della Provincia di Napoli. Pane che è stato fatto nelle ultime ore con frumento dell'Avellinese e del Beneventano. ''Abbiamo voluto dire ai manifestanti, con questo gesto - ha detto il presidente dell'Unipan, Domenico Filosa - che i prodotti della nostra regione sono genuini e che sosteniamo la battaglia di quanti vogliono l'immediata bonifica di alcune aree delle province di Napoli e Caserta''. A distribuire il pane sono stati i ragazzi della parrocchia di San Sebastiano al Vesuvio che con il direttore della Caritas diocesiana di Napoli hanno partecipato al lungo corteo.

ORE 17,40 - Sul palco di Piazza del Plebiscito volontari raccolgono i nomi di chiunque voglia salire sul palco per parlare.

ORE 17,20 - "Riteniamo che sia venuto il momento di dare risposte adeguate agli scempi che nel tempo sono stati perpetrati nei nostri territori. Siamo scesi in piazza senza logo per evitare strumentalizzazioni, perché l'unico obiettivo oggi deve essere quello di spingere le istituzioni a recuperare il tempo perso negli anni passati, non quello di fare passerelle''. Lo ha detto il presidente di Giovani in Corsa, Renzo Mariniello. Il think tank, si sottolinea, ''è sceso in piazza con uno striscione che sintetizza il senso della propria partecipazione: 'più soluzioni, meno gonfaloni'''. ''Esplicito - si afferma ancora - il riferimento a De Magistris la cui presenza al corteo nei giorni scorsi ha destato non poche polemiche''. ''De Magistris - ha proseguito Mariniello - piuttosto che cercare visibilità ad ogni costo, lavori per risolvere i drammi ambientali che viviamo a Napoli quotidianamente e le cui ripercussioni si riverberano sull'intera provincia, in particolare sull'area nord''.

ORE 17,11 - La testa del corteo è arrivata in Piazza del Plebiscito.

ORE 17,10 - "Chi ha inquinato deve pagare": questo lo striscione dei comitati di Bagnoli.

ORE 16,42 - Sono oltre 70mila secondo una prima stima i manifestanti del corteo 'Fiume in piena' in corso a Napoli. In piazza del Plebiscito sono arrivati i primi gruppi. Numerosi gli striscioni. Tra questi, su quello di testa vi é scritto 'Fiume in piena. Stop biocidio'. A sfilare studenti, comitati, associazioni di cittadini. Ci sono anche i gonfaloni dei Comuni di Napoli, Agerola, Frattaminore, Casoria, Caivano.

ORE 16,35 - Anche 'Medici per l'ambiente', artisti e amministratori del nord Italia sono scesi in piazza per chiedere l'avvio delle bonifiche della Terra dei fuochi. In testa al corteo, accanto a don Maurizio Patriciello, sta sfilando Nino D'Angelo che ha sollecitato "un risveglio delle coscienze".

ORE 16,26 - Corteo sparso tra questura e municipio verso Piazza del Plebiscito.

ORE 16,24 - Manifestanti d'eccezione. Tanti i bimbi accompagnati dalle madri.

ORE 16,00 - Numerosi gruppi da fuori regione: Puglia, Calabria, Abruzzo.

#Fiumeinpiena © Viviana Graniero/NapoliToday

ORE 15,40 - Lo striscione "Camorrista Imprenditore" appare sotto la statua di Vittorio Emanuele a piazza Bovio.

ORE 15,30 - Momenti di tensione. Il gonfalone del Comune di Napoli viene portato alla testa de corteo, poi stato allontanato dagli organizzatori che hanno imposto agli addetti del Comune di Napoli di stare assieme a quelli di tutti gli altri comuni.

ORE 15,00 - Ci sono carri allegorici, musicisti, maschere lugubri.

ORE 14,30 - Il corteo 'Fiume in piena' parte da Piazza Garibaldi. In piazza sono scese tantissime persone provenienti da ogni angolo della Regione per dire no al 'biocidio'.  I manifestanti espongono anche alcuni striscioni con le foto di persone morte negli ultimi anni per patologie oncologiche: a loro dire si tratta di malattie legate all'inquinamento dei suoli.

IL PERCORSO - Partenza alle 14.30, da piazza Mancini per attraversare corso Umberto, piazza Bovio, via Guglielmo Sanfelice, via Medina, piazza Municipio e concludersi in piazza del Plebiscito.

DON PATRICIELLO A POCHI MINUTI  DAL CORTEO - "Bisogna cambiare passo, è insopportabile. Ora sappiamo quello che per tanto tempo é stato taciuto. Ora basta serve pagina nuova. La gente è libera di dire ciò che vuole. Tutti sono benvenuti". "Le idee si possono confutare - afferma - i fatti no". "È il popolo campano in piazza non un comitato piuttosto che un altro - aggiunge - Fare finta di non vedere ora è un sacrilegio. Chi non vede dovrà renderne conto alla storia". "Chi nasce oggi non avrà la terra - dice ancora - abbiamo rubato loro ciò che spetta loro per diritto. Siamo stati dei farabutti abbiamo rovinato la terra". "Mettiamo in conto tutto - conclude - la nostra madre terra Campania è moribonda, ma non è morta".

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