rotate-mobile

Fiaccolata per Vincenzo Ruggiero, la madre: "Tutti gli volevano bene"

Decine di fiaccole accese in piazza Bellini, la piazza frequentata tutti i weekend da Vincenzo Ruggiero, 25 anni, ucciso per gelosia. Scomparso il 7 luglio scorso, la certezza del suo omicidio è giunta solo nella giornata di sabato 29 luglio, quando C. G., 35 anni, messo alle strette dai filmati di videosorveglianza, ha confessato il crimine. 

Vincenzo e C. G. si conoscevano, facevano parte entrambi della comunità Lgbt di Napoli. Ruggiero era stato proclamato "Re gay", mentre il 35enne aveva avuto una relazione con Heven, una transessuale, con cui aveva rotto da tempo. Sarebbe stata proprio Heven il motivo della disputa tra i due. C. G. non riusciva a sopportare l'idea che il 25enne fosse andato a vivere a casa della transessuale. "L'ho ucciso io, aveva una storia con la mia compagna", sarebbero state le parole del reo confesso agli inquirenti.

"Tra di loro non c'era alcuna relazione - assicurano i membri della comunità Lgbt napoletana - Erano solo amici". Il presunto omicida non ha creduto a questa versione. Ha aspettato Vincenzo sotto casa di Heven, ad Aversa, e hanno litigato. L'uomo avrebbe spintonato il ragazzo, che avrebbe sbattuto la testa su uno spigolo, morendo sul colpo. 

Poi, il raccapricciante tentativo di occultare il cadavere, gettandolo nel mare di Licola, dove le forze dell'ordine ancora lo stanno cercando. Sarebbe stata proprio la testimonianza di Heven a dare una svolta decisiva alle indagini. 

Alla fiaccolata di ieri sera hanno preso parte tutti gli amici e i conoscenti di Vincenzo Ruggiero. Era presente anche la madre: "Sono commossa per la presenza di tutte queste persone. Vincenzo era voluto bene da tutti".  

Video popolari

Fiaccolata per Vincenzo Ruggiero, la madre: "Tutti gli volevano bene"

NapoliToday è in caricamento