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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Colpo grosso al clan Fragnoli, 13 fermi tra Campania e Abruzzo

Tangenti a tappeto a commercianti e imprenditori, uso delle armi da fuoco per intimidire i riottosi. Capo del gruppo è considerato Giacomo Fragnoli: dopo la disgregazione del clan La Torre sarebbe riuscito a dare vita a un proprio gruppo criminale

Tredici persone sono state fermate dai carabinieri tra Mondragone (Ce) e Sulmona (Aq) nell'ambito di un'operazione contro il clan camorristico dei Fragnoli, attivo sul litorale domizio, che aveva imposto tangenti a tappeto a commercianti e imprenditori arrivando, nelle ultime settimane, a usare con frequenza armi da fuoco per intimidire i riottosi.

I provvedimenti sono stati emessi dal pm Catello Maresca della Dda. Capo del gruppo è considerato Giacomo Fragnoli che, dopo la disgregazione del clan La Torre, secondo gli investigatori, sarebbe riuscito a dare vita a un proprio gruppo criminale. Proprio la grande quantità di armi nella disponibilità dei Fragnoli è considerata dagli investigatori uno degli elementi di maggior pericolo del clan. Intercettazioni ambientali nell'auto del boss hanno consentito di comprendere la facilità con cui si approvvigionava di armi.

Parlando con Salvatore Pagliuca, anch'egli fermato oggi, Fragnoli propone di acquistare una partita di armi, tra cui un bazooka, considerandolo un reato non particolarmente grave: "Allora ci vogliamo comprare le armi? Male che va, le armi non è niente di particolare". Pagliuca suggerisce: "'o bazooka''. Il boss condivide: "Il bazooka ci può servire". Nel corso della conversazione viene fuori anche il prezzo della micidiale arma: 7/800 euro. Il capoclan spiega che si è esercitato a sparare assieme ad un alleato del clan camorristico Aprea, attivo nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio. (Ansa)

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