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Cronaca

Presunte fatture false per rilevare il Teatro Cilea: tra gli indagati i patron di Made in Sud

La trasmissione tv non è coinvolta nelle indagini. La replica di Mormone

Presunte emissioni e fatture false per procurare il denaro utile a rilevare le quote della società Teatro Cilea srl, che gestisce il noto teatro vomerese. Il nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli sta eseguendo otto decreti di perquisizioni disposti dalla Procura di Napoli a carico di altrettante persone tra le quali figurano anche i noti imprenditori Ferdinando Mormone e Mario Esposito, ritenuti i patron della trasmissione televisiva "Made in Sud", come anticipato dall'Ansa.

Sono venti in totale le persone iscritte nel registro degli indagati. Sarebbe coinvolto anche l'imprenditore Luigi Scavone, socio di minoranza dell'Alma srl.

L'acquisizione della società che gestisce il Teatro Cilea del Vomero risale al 2018. L'indagine è frutto di altre attività investigative e di perquisizioni eseguite dalle fiamme gialle lo scorso 5 marzo, in pieno lockdown.

La trasmissione tv Made in Sud non è coinvolta nelle indagini.

"Manifesto stupore e sorpresa in relazione al fatto che viene diffusa una notizia nel corso dell'esecuzione di un atto di indagine. Che si tratti di una mera ipotesi investigativa e' dimostrato dalla circostanza che proprio al fine di verificare la fondatezza di tale ipotesi e' stata disposta una perquisizione per acquisire documentazione contabile, che possa eventualmente avvalorare la tesi investigativa". Lo sottolinea, all'Ansa, l'avvocato Gino Fabio Fulgeri, difensore degli imprenditori Ferdinando Mormone e Mario Esposito, patron di "Made in Sud", tra i destinatari dei decreti di perquisizione eseguiti stamattina dalla Guardia di Finanza di Napoli, su disposizione della Procura di Napoli (sostituti procuratori Cozza e Raimondi)":

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