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Cronaca Torre del greco

Fatima, la jihadista di Torre del Greco: "Decapitiamo in nome di Allah"

"Questi che vengono decapitati sono ladri, sono ipocriti, agiscono come spie nello Stato islamico", ha affermato la 28enne in una intervista

Fatima, la jihadista di Torre del Greco, è stata intervistata via Skype, dal Corriere della Sera. Le sue parole sono sconvolgenti: "Decapitiamo in nome di Allah, uccidiamo perché lo ordina la sharia".

Maria Giulia Sergio, 28enne, che è andata a combattere in Siria nel settembre del 2014 insieme al marito albanese Aldo Kobuzi, quando parla è totalmente invasata e in merito ai suoi familiari convinti a mollare la vita normale che conducevano in Italia per unirsi "alla Guerra Santa", arrestati prima che potessero partire e nella cui operazione di antiterrorismo sono finite in manette dieci persone, afferma: "E' un buco nell’acqua perché non serve a niente. È illogico ed è irragionevole che la polizia italiana decida di arrestare queste persone". "I messaggi che mi scambiavo con i miei genitori e mia sorella non erano di incitamento al jihad o qualcosa del genere. Noi parlavamo di come i miei genitori avrebbero potuto fare una buona vita, qui nello Stato islamico" dice.

Inoltre fatima rincara la dose: "Questi che vengono decapitati sono ladri, sono ipocriti, agiscono come spie nello Stato islamico. E riportano le informazioni ai miscredenti per poi attaccarci", grida nel microfono. E ancora: "Qui non schiavizziamo le donne ma le onoriamo. Lo Stato islamico, sappi, è uno Stato perfetto. Qui non facciamo nulla che vada contro i diritti umani. Cosa che invece fanno coloro che non seguono la legge di Allah".

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