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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Marano di napoli

Marano, il dramma di una famiglia sfrattata: vive in macchina da 21 giorni

L'appello di Stefania Fanelli: "Occorre trovare una soluzione. Si agisca immediatamente. Ciascuno ha il diritto di vivere in condizioni che non ledono la dignità umana"

Una storia drammatica, di quelle che devono far riflettere. Riflettere su cosa sia la povertà oggi, su come, da un momento all'altro, il mondo di un'intera famiglia possa essere sovvertito, capovolto: la perdita del lavoro, la difficoltà nel trovarne un altro in tempi così duri, i conti da pagare che si accumulano, l'impossibilità di pagarli, poi lo sfratto. E l'ultima soluzione resta quella di vivere nella propria auto.

Parte da qui la "lettera aperta alla città" che Stefania Fanelli, membro di SEL oltre che attivista dello Sportello "Frida Kahlo", ha scritto per raccontare la storia della famiglia Raiano che da 21 giorni, ormai, vive nella propria auto parcheggiata davanti alla Casa Comunale di Marano.

"Cosa significa vivere in auto avete mai provato ad immaginarlo? É da giorni che sono iniziate incessanti piogge ed ognuno di noi puó decidere come trascorrere nel modo migliore la propria giornata. C'è chi ha la possibilità di restare a casa con la luce accesa a vedere un buon film, c è chi decide di tirare fuori quei bei piumoni caldi e soffici, c'è chi decide di non andare all'università e di restare a studiare a casa, c'è chi nonostante il traffico decide di prendere l'auto per recarsi al lavoro. E poi c'è chi non ha nessuna di queste possibilità, nessuna scelta se non utlizzare la propria auto come casa. E quindi non ha dove mettersi per rifugiarsi sotto le coperte, non ha una cucina per potersi preparare una tazza di latte caldo, non ha un bagno per potersi fare una doccia calda. Queste - scrive Fanelli - sono le drammatiche condizioni di vita della famiglia Raiano che ormai da 21 giorni vive in auto, sotto il palazzo comunale. Le condizioni di lavoro precarie espongono troppo spesso alla perdita di lavoro quando non ci sono diritti e tutele nelle piccole o grandi aziende che siano. E questo che è accaduto alla famiglia Raiano hanno perso il lavoro di una vita e la famiglia Raiano rappresenta quella maggioranza invisibile di questo paese. Troppo giovani per andare in pensione, troppo "vecchi" affinché qualcuno ti offra una opportunità di lavoro. E questa è la condizione di migliaia di famiglie nel nostro paese. 

La famiglia Raiano avendo perso il lavoro ha perso la possibilità di pagare il canone di affitto ed ha ricevuto inesorabilmente uno sfratto esecutivo e poca importa ora fare l'elenco delle proposte politiche e delle denunce che abbiamo fatto in questi lunghi anni e nelle ultime settimane, ora occorre trovare una soluzione"

Tra le proposte, spiega ancora Fanelli, fatte alle istituzioni, c'è quella di "assegnare alcuni appartamenti confiscati alla camorra". "E' il momento che chi è preposto a farlo prenda una decisione". "Si agisca immediatamente prima che sia troppo tardi" scrive il segretario cittadino di SEL.

"Alla famiglia Raiano- è l'appello di Fanelli - non servono cibo e coperte, alla famiglia Raiano occorre una casa. Ciascuno ha il diritto di vivere in condizioni che non ledono la dignità umana". 

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