Falsi invalidi, Chiosi: "Il Comune si costituisca parte civile"
Il presidente della prima municipalità: "Il Consiglio della Municipalità ha votato all'unanimità la proposta. Ciò al fine di tutelare il buon nome dell'ente, dei dipendenti tutti e dei politici"
Nella giornata di ieri il presidente della prima municipalità Fabio Chiosi, in merito alla questione dei falsi invalidi, ha fatto sapere: "Il Consiglio della Municipalità ha votato all'unanimità una proposta di ordine del giorno che chiede al Comune di costituirsi parte civile nel processo contro i falsi invalidi, ed al sindaco di promuovere tramite il prefetto l'invio della commissione di accesso. Ciò al fine di tutelare il buon nome dell'ente, dei dipendenti tutti e dei politici".
"Ricordo - ha sottolineato Chiosi - che un solo consigliere, peraltro del gruppo misto, è stato coinvolto, oltre all'ex direttore e ad un dipendente. Leggo dichiarazioni farneticanti di alcuni esponenti del centrosinistra che, come al solito, non avendo altri argomenti per attaccare la Municipalità, vogliono strumentalizzare una vicenda torbida, vergognosa, che però si dimentica esser venuta alla luce grazie ad una denuncia di un dirigente e del sottoscritto che, evidentemente giova ricordarlo, ha ricevuto anche pesanti minacce personali".
"I personaggi in cerca d'autore della sinistra - ha concluso Chiosi - abbiano la decenza di tacere visto che per decenni non hanno aperto bocca sugli scandali che hanno coinvolto il Comune di Napoli e la Regione Campania senza che mai nessuno, come invece nel caso della Municipalità, abbia avviato un'azione di pulizia dall'interno". Dunque, "si rassegni il centrosinistra perché la Municipalità è stata, è e sarà ben governata dal centrodestra ancora a lungo perché abbiamo mostrato serietà e rigore. Pertanto dai Consiglieri municipali della sinistra ai segretari di pseudo partiti a parlamentari si sciacquino la bocca prima di parlare della municipalità".
Tra le ultime vicende di truffe in atto, l'arresto a settembre di trentasette persone, ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato al fine di ottenere pensioni di invalidità per inesistenti handicap. Nello stesso mese, due persone sono finite in manette per una nuova truffa. In quel caso, i parenti dei malati di menti prendevano la pensione anche quando non spettava loro.