'Facciamo un Pacco alla Camorra': un regalo per sostenere legalità ed economia sociale

Torna anche quest'anno l'iniziativa 'Facciamo un Pacco alla Camorra' promossa dal Comitato Don Peppe Diana e dal Consorzio (NCO) Nuovo Commercio Organizzato formato da 16 attività tra cui imprese, cooperative sociali e associazioni. Tutte rigorosamente 'anti-pizzo' e orientate al riutilizzo produttivo e solidale dei beni confiscati alla malavita organizzata.

I prodotti contenuti nel pacco sono stati tutti sottoposti a rigidi controlli di qualità e sono identificabili grazie al marchio comune NCO, che si affianca, ma non elimina, l'identità di ogni singolo produttore.

"Facciamo un Pacco alla Camorra - si legge sulla pagina facebook dedicata all'iniziativa - è il risultato di un progetto in rete che vede coinvolte cooperative sociali che, attraverso il riuso produttivo e sociale dei beni confiscati alla camorra su "Le Terre di Don Peppe Diana", hanno coltivato e trasformato prodotti che oggi hanno tutti i requisiti della qualità e vogliono porsi all'attenzione di un commercio equo e sostenibile. Ma la risposta alla sfida più grande è stata data con l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate nelle attività di recupero e gestione degli stessi beni confiscati.

Si tratta, quindi, di un'idea regalo (per Natale, ma non solo) intelligente, solidale e in grado di lanciare un segnale fortissimo a favore della legalità, soprattutto nella nostra terra e soprattutto in tempi come questi. I pacchi saranno presto in vendita on line al sito facciamounpaccoallacamorra.it ma si potranno acquistare anche durate le giornate di presentazione in giro per l'italia che partiranno a breve (con un'anteprima che si è svolta a Milano il 30 ottobre alla presenza del vicesindaco della città, del referenti di 'Libera' Lombardia e del commissario Antimafia del Consiglio comunale)

Ad ogni cittadino, associazione o altra realtà locale è chiesto però anche un piccolo sforzo in più e cioè quello di farsi promotore dell'iniziativa, diffondendola come si può.

 Abbiamo chiesto a Ciro Corona, presidente dell'associazione anticamorra (R)esistenza che opera principalmente a Scampia, di spiegare meglio questo importante progetto ai lettori di Napoli Today: "L'iniziativa 'Facciamo un Pacco alla Camorra' è il frutto di una volontà ben precisa - ci dice Corona - che mira a creare un'economia sociale in contrapposizione a quella criminale, ovvero un'economia - derivante dal riutilizzo, la promozione e la gestione dei beni confiscati alla camorra da parte di cooperative sociali - che garantisca inserimento lavorativo per i soggetti svantaggiati, rispetto per il lavoro e per i diritti dei lavoratori. Il "Pacco" mira a non dar forza a quell'economia che spesso anche negli indotti è gestita, monitorata, se non monopolizzata, anche indirettamente dalla camorra. L'idea di mettere insieme il mondo del Profit e del No-Profit, che insieme si impegnano a rispettare gli impegni sociali di una rete di economia sociale, quest'anno vede coinvolte anche realtà sociali e produttive del Napoletano, della Provincia di Napoli e non solo.

Come anticipa Carlo Scatozza sul sito Campaniaslow.it, i prezzi dei pacchi variano dai 19 ai 59 euro.

Il Pacco Impegno, in vendita al costo di 19 euro, contiene fagioli, olio extravergine di oliva, un grembiule da cucina, un pacco di pasta di gragnano, un patè di zucca ed il libro sulle storie di Facciamo un Pacco alla camorra.

Il Pacco Responsabile (39 euro) contiene invece, oltre ai prodotti del pacco impegno, anche zucchine sott'olio, Zucca al Filetto, Melenzane al Filetto, Biscotti artigianali, Cioccolato, Pesca, Pomodoro in salsa.

Infine è possibile acquistare il Pacco Memoria (59 euro) in cui si aggiungono anche le Papaccelle, Succhi di Frutta ed un prodotto lavapiatti ecosostenibile.