
Maxi-evasione Alma: sei ore di interrogatorio per Scavone
L'imprenditore è stato interrogato in procura a Napoli
Un interrogatorio fiume durato circa sei ore. È ciò a cui è stato sottoposto Luigi Scavone, il titolare della società Alma, accusato di una maxi-evasione fiscale dal 70 milioni di euro e arrestato nelle scorse settimane. I magistrati della procura di Napoli gli hanno contestato una serie di circostanze rispetto alla sua azienda e alla cifra ritrovata all'interno della sua abitazione, 204mila euro in contanti.
Le parole degli avvocati
Secondo i suoi avvocati, i penalisti Alfonso Furgiuele e Maurizio Noviello, “ha chiarito la sua posizione con i magistrati a cui ha risposto e ha spiegato come mai fosse in possesso di quella ingente somma. Scavone ha anche spiegato ai sostituti procuratori titolari del fascicolo che non era in partenza per Dubai, il giorno in cui è stato arrestato, località dove, tra l'altro, non è mai andato e dove non si sarebbe potuto neppure recare perché il suo passaporto è scaduto”. Queste le parole dei legali che puntano alla revoca della misura cautelare mentre resta in bilico anche il futuro dell'azienda. Oggi si terrà in procura una riunione per provare a stabilire delle clausole di salvaguardia per garantire l'azienda e i dipendenti.