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Cronaca

Fico: "Un minore che sbaglia non ha avuto scelta. No all'imputabilità a 12 anni"

Il Presidente della Camera a Napoli: "Dobbiamo dare un'altra via ai ragazzi che cadono nelle mani della criminalità. E troppo spesso deleghiamo a scuola e associazioni, invece le istituzioni devono fare di più"

"Parlare di pena a un minore non serve a niente". Così il presidente della Camera, Roberto Fico, che ha partecipato a Napoli a un convegno sulla giustizia minorile organizzato dalla Cisl. "Un minore che delinque è sempre una vittima e va aiutato a riabilitarsi nella società", ha risposto la terza carica dello Stato a chi gli chiedeva di commentare la proposta della Lega di abbassare l'età imputabile a 12 anni. "I minori, quando sbagliano, sono delle vittime perché non hanno potuto scegliere. Dobbiamo fare in modo che i minori scelgano un'altra via. Per me non ci può essere pena che non sia educativa, riformativa, riabilitativa".

Il presidente della Camera ha ribadito che occorre "cambiare mentalità: dobbiamo attaccare quartieri e zone periferiche, non possiamo più cercare di contenere la situazione, la lotta va vinta. Dobbiamo riempire l'assenza delle istituzioni, che da questo punto di vista fanno troppo poco. Troppo spesso si è delegato alla chiesa, alle associazioni, al maestro di frontiera isolato davanti a un esercito di ragazzi che vorrebbe essere accudito. Dobbiamo essere nelle periferie e non basta la scuola aperta 5 o 6 ore al giorno"

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