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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Nola

Tenta estorsione ad una prostituta con una spada da samurai: arrestato

L'uomo, un 36enne di Saviano, è stato arrestato gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Nola. Il fatto, denunciato da una 23enne prostituta romena, è accaduto alle spalle del "Vulcano Buono"

Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza “Nola”, hanno arrestato S.G., 36enne di Saviano, sulla base di una misura cautelare degli arresti domiciliari emessa lo scorso 19 dicembre dal Tribunale di Nola, per il reato di tentata estorsione.

La vicenda si è svolta lo scorso 17 dicembre a Polvica di Nola, in località Boscofangone, praticamente alla spalle del Centro Commerciale Vulcano Buono. Verso le 10.00 circa, S.G. aveva consumato un rapporto sessuale con una giovane prostituta romena.

Dopo il rapporto, si era poi tenuto nelle vicinanze del luogo dove la 23enne esercitava il meretricio. La ragazza lo aveva infatti notato aggirarsi nella zona ed osservare con attenzione lo svolgimento della sua attività.

Verso le 13.00 il 36enne aveva quindi nuovamente contattato la cittadina romena chiedendole una nuova prestazione. La prostituta aveva acconsentito ed aveva chiesto all’uomo a seguirla in un casolare. Nel momento in cui si è adagiata su di un materasso di fortuna per la consumazione del rapporto, l’uomo si era però allontanato con la scusa di aver dimenticato i soldi nella propria autovettura.

Dopo pochi attimi era poi rientrato, ma con una katana tra le mani, la spada tradizionale dei samurai giapponesi. Aveva quindi minacciato la donna chiedendole di consegnare tutto il denaro acquisito grazie alle precedenti prestazioni. La veemente reazione della ragazza lo aveva però intimorito e nonostante la spada da samurai, S.G. era tornato alla propria autovettura e si era rapidamente allontanato.

Successivamente alla denuncia della ragazza, i poliziotti di Nola, grazie anche ai precedenti per reati contro la persona di cui era gravato, sono riusciti ad identificarlo. Si sono quindi recati presso la sua abitazione di Saviano ed hanno scoperto che successivamente alla tentata estorsione si era trasferito a Pomigliano D’Arco.

Raggiuntolo presso l’ultima dimora, forti di un Provvedimento del Tribunale di Nola e del rinvenimento della katana, i poliziotti gli hanno notificato gli arresti domiciliari.

 

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