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Cronaca Ercolano

Racket, 13 arresti ad Ercolano: smantellata organizzazione criminale

Gli arrestati fanno parte dei clan Birra-Iacomino e Ascione-Papale. Fondamentali le denunce dei commercianti

Ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri di Torre del Greco, nei confronti di 13 persone ad Ercolano (9 affiliate al clan “Birra-Iacomino” e 4 al clan degli “Ascione-Papale”), ritenute responsabili a vario titolo di estorsione e tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Il provvedimento è stato emesso dopo prolungate indagini svolte dai carabinieri tra il 2009 e il 2013, con intercettazioni, dichiarazioni di collaboratori di giustizia e, soprattutto, denunce di imprenditori e commercianti ercolanesi.

Sono decine le estorsioni documentate, spesso poste in essere con modalità efferate.

ESTORSIONI AI COMMERCIANTI: VIDEO

"L'operazione di oggi è la testimonianza che quando si alleano tutte le forze positive di una comunità lo Stato è più forte di ogni forma di criminalità", è il commento del sindaco di Ercolano Ciro Bonajuto sulla vicenda.

"L'operazione della DDA di Napoli di questa mattina è una ulteriore conferma della forza dell'associazionismo antiracket che attraverso la denuncia collettiva delle vittime dà loro sicurezza e solidarietà. Il "modello Ercolano", nato nel 1990 a Capo d'Orlando in Sicilia, si fonda sulla collaborazione con le forze dell'ordine, sulla condivisione della denuncia da parte di tutti i soci: chi è stato vittima convince altri colleghi a denunciare. Negli ultimi anni si sono svolti decine di processi a Ercolano e quasi cento colleghi hanno testimoniato in Tribunale. Infine l'operazione di oggi cancella ogni residuo alibi alla connivenza con la camorra: oggi è assai più facile denunciare e collaborare", ha dichiarato Tano Grasso, presidente onorario della Federazione Antiracket italiana. 

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