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Ponticelli, cittadini esasperati: "Barricati in casa per le esalazioni del depuratore" | VIDEO

Siamo in via Provinciale delle Brecce, quartiere Ponticelli, dove dalla fine degli anni '80 una decina di famiglie vive con affaccio sul depuratore di Napoli Est di via De Roberto. Qui arrivano tutti gli scarichi fognari della periferia orietale e dei Vesuviano, prima di essere sversati in mare, una volta finito il processo di depurazione.

Una cloaca costruita accanto ad abitazioni private pre-esistenti al depuratore. I residenti assicurano che in alcuni giorni, soprattutto quando il caldo aumenta, l'aria è irrespirabile e li costringe a barricarsi in casa. Eppure, una sentenza del Consiglio di Stato del 2013 indica un vincolo di almeno 150 metri di distanza dai nuclei abitati.

"Siamo costretti a chiuderci dentro con i condizionatori. Abbiamo vergogna di invitare persone. Molti residenti hanno problemi respiratori, qualcuno sanguina dalle narici. Solo chi vive qui può capire che cosa significa".

Con uno dei residenti decidiamo di chiedere spiegazioni ai responsabili del depuratore, un impianto gestito dalla Sma, la partecipata della Regione Campania recentemente finita nell'occhio del ciclone per lo scandalo rifiuti che ha coinvolto anche il figlio del governatore De Luca.

Ci accoglie il dirigente, che non vuole essere intervistato, ma ci conduce in un tour all'interno dell'impianto, per dimostrarci che tutto è fatto secondo norma. "Abbiamo coperto tutto, le vasche sono a tenuta. Cattivi odori si sentono soprattutto quando svuotiamo le vasche, ma non sono più forti come in passato. E allora perché si avvertono ancora esalazioni nausenati? La risposta la da il dirigente stesso, affacciandosi a una delle vasche dove arrivano i fanghi: "Questa è me..., io che cosa ci posso fare?".

Resta il problema della distanza dalle abitazioni:"Alcune abitazioni sono nate dopo il depuratore. Quelle di via delle Brecce sono delle uniche persone che negli Anni '80 non accettarono l'esproprio".

Alla fine del tour, il problema delle esalazioni non è risolto. Da un lato, i residenti hanno protestato per i cattivi odori; dall'altro, il dirigente ha rigettato qualsiasi lamentale ritendola non fondata. Alla fine, è stata stipulata una sorta di tregua sotto i nostri occhi; nelle giornate in cui gli odori saranno più forti, i residenti avranno libero accesso al depuratore per avvisare la direzione e verificare che tutto avviene secondo le norme. 

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