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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Ercolano

Omicidio Vignola, due ergastoli per i killer dei Birra

A quasi vent'anni di distanza arriva la prima condanna per il regolamento di conti avvenuto a Parete

A quasi vent'anni di distanza arrivano le prime condanne per l'omicidio di Michele Vignola, assassinato il 27 luglio del 1997 a Parete. La Corte d'Assise di Napoli ha condannato all'ergastolo due killer del clan Birra. Si tratta di Salvatore Viola e Lorenzo Fioto a cui i giudici napoletani hanno scelto di infliggere il massimo della pena per l'omicidio di un componente del loro stesso clan. Si trattò, infatti, di un regolamento di conti interno al clan di Ercolano. Vignola aveva cominciato a dare fastidio alla cosca per il suo atteggiamento. L'uomo era accusato dai vertici di parlare troppo e di rivelare dettagli dell'organizzazione. Una condotta intollerabile all'interno di un clan di camorra e così scattò il raid punitivo. Un raid che venne messo a segno in provincia di Caserta, al di fuori del territorio del clan.

Una vendetta consumata con un delitto il cui esecutore materiale, secondo i giudici di prima grado, fu Viola. I due attirarono Vignola a Parete convincendolo di dover fare una rapina con loro fuori porta. Una volta arrivati nella cittadina casertana, lo uccisero all'interno dell'auto con la quale avevano raggiunto il luogo dell'omicidio. A raccontare la dinamica e la genesi dell'omicidio sono stati i collaboratori di giustizia che hanno raccontato anche il movente dietro il delitto permettendo la risoluzione del caso a quasi vent'anni di distanza. Dopo quasi diciannove è arrivata la prima condanna anche se sicuramente proseguirà la battaglia legale per evitare il massimo della pena ai due presunti sicari del clan che in quel periodo era tra i più sanguinari del vesuviano.  

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