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Cronaca

D'Anna (ALA): "L'Epatite C causa più vittime dell'Aids soprattutto al Sud"

"L'HCV - ha spiegato il senatore - è una malattia endemica che come l'Aids si trasmette sessualmente, e non sempre i malati riescono ad accedere alle cure necessarie per la mancanza di un numero sufficiente di centri prescrittori"

"Va bene parlare dell'HIV, ma c'è un altro flagello che, soprattutto nel Sud Italia, miete più vittime dell'Aids: è il virus dell'epatite C". Lo ha detto, nel suo intervento, in Aula, il senatore del gruppo ALA-Selta Civica Vincenzo D’Anna.

Il politico casertano ha illustrando la mozione contro la diffusione dell’Aids: "L'HCV - ha spiegato - è una malattia endemica, anche questa, come l'Aids, trasmissibile sessualmente, che produce effetti devastanti, soprattutto sul fegato e purtroppo, nonostante ci siano medicinali in grado di eradicarla, non sempre i malati riescono ad accedere alle cure necessarie per la mancanza di un numero sufficiente di centri prescrittori, in modo particolare nelle regioni dove la malattia ha una maggiore prevalenza". "Tra l'altro - ha aggiunto D'Anna - in Italia, i farmaci costano molto di più rispetto ad altri Paesi. Un fatto, questo, che già di per sé meriterebbe una commissione d'inchiesta o quanto meno un approfondimento". "Da quando l'HIV ha fatto la sua comparsa - ha proseguito il parlamentare - la lotta e la prevenzione nei confronti di questa terribile malattia, hanno sempre goduto di ampia pubblicità. Ed è bene che ciò prosegua e che venga ulteriormente potenziato. Non altrettanto, però, è stato fatto per la prevenzione della malattia provocata dal virus dell'epatite C". "Per tale motivo - ha concluso il senatore di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie - preferiamo sì parlare di prevenzione associando però i due flagelli e presentando una mozione che impegna il governo su entrambe le patologie".

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