Nasconde droga in un paio di scarpe e cerca di farla entrare in carcere: arrestato
La denuncia del SAPPE: "Poggioreale è come una piazza di spaccio"
Era tra i familiari dei detenuti del carcere di Poggioreale a Napoli che attendevano di effettuare il colloquio con i congiunti ristretti, ma era anche in possesso di droga che non è sfuggita agli attenti controlli dei poliziotti penitenziari.
Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, ricostruisce l’accaduto: “Nella giornata odierna, durante i colloqui tra familiari e detenuti del Reparto detentivo Napoli, il personale della Polizia Penitenziaria ha rivenuto, con sagacia e professionalità, un ingente quantitativo di droga. Diverse centinaia di grammi della sostanza tipo hashish, confezionate in tanti panetti, erano infatti state abilmente nascoste all'interno di un paio di scarpe appartenenti ad un familiare, di origine napoletana, prossimo al colloquio con il fratello. Si parla di circa 400/500 grammi”.
Fattorello sottolinea ancora che “il sequestro di oggi segue di qualche giorno un analogo rinvenimento di sostanza stupefacente dello stesso tipo e quantità sulla persona di familiare diretto al colloquio. I complimenti del SAPPE Campania vanno a tutto il personale della Polizia Penitenziaria di Poggioreale, che garantisce legalità assolvendo tutti i compiti istituzionali pur tra mille quotidiane difficoltà in una secolare carente struttura penitenziaria ove i ristretti superano le 2.000 unità.
La carenza organica dei Poliziotti in questo mese di agosto ha costretto anche ad una sola unità del Corpo di sorvegliare più piani degli affollati Padiglioni arrivando al controllo, per cosi dire, anche di centinaia di detenuti in condizioni ambientali e strutturali indescrivibili, un vero e proprio inferno per tutti sia essi detenuti che operatori”.
Per il SAPPE Campania “ormai il carcere di Poggioreale, per la quantità di traffici e relativi sequestri di droga, è divenuta una vera e propria piazza di spaccio di Napoli, gestita anche con l'esterno a mezzo dei tanti cellulari in possesso illecito all'interno della struttura.