Cellulari e droga in carcere, don Franco Esposito: "Esprimo vicinanza a Pietro Ioia"
Il prete commenta l'arresto dell'ex garante comunale dei detenuti
Anche don Franco Esposito, cappellano del carcere di Poggioreale, ha commentato l'arresto di Pietro Ioia. L'ormai ex garante comunale dei detenuti è stato arrestato perché accusato di fare parte di un'ampia organizzazione che si occupava di fornire cellulari e droga ai detenuti di Poggioreale. Ioia, dietro compenso, avrebbe sfruttato la sua posizione di garante per fare da "corriere".
Queste le parole di don Franco Esposito: "In tanti hanno espresso soddisfazione per l’arresto del garante dei detenuti Pietro Ioia, quasi come se sperassero da sempre in un suo errore, accovacciati a scrutarlo, per poter poi scattare, come stanno facendo, sulla preda per dilaniarne le carni pensando che in questo modo possono nutrire la loro fame di giustizialismo contro ogni forma di garantismo.
Non voglio certo entrare in merito alla vicenda in cui Pietro è coinvolto, per grazia di dio non compete a me farmi giudice di mio fratello, ma sento il dovere di esprimere una profonda amarezza per ciò che è accaduto e per le conseguenze di questa vicenda comunque vada a finire. Il carcere è un luogo dove il male fa da padrone e riesce a sporcare anche le più nobili intenzioni, l’ipocrisia regnante in questa istituzione inquina le coscienze e cerca di distruggere l’umano e spesso ci riesce.
Esprimo tutta la mia vicinanza a Pietro come a tutti i detenuti in misura cautelare o definitiva per la situazione di sofferenza che si trovano a vivere, prego affinché tutto questo dolore non uccida la speranza in tanti cuori che nonostante tutto continuano a credere nel cambiamento e in una giustizia che non aggiunga male ad altro male. Per quanto mi riguarda continuerò a credere che il bene alla fine vince e che la verità ci farà liberi…..".