rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Caivano

Morì per una trasfusione di sangue infetto: arriva il risarcimento record

Gli eredi di una donna di Caivano morta a 67 anni riceveranno un milione e 50mila euro

Venne avvelenata da una trasfusione di sangue infetto durante il ricovero all'ospedale di Caserta. Dopo la morte per un tumore al fegato e una cirrosi epatica da epatite C, i suoi eredi riceveranno un maxi-risarcimento. È la storia di una 67enne di Caivano che ha ricevuto la trasfusione infetta nel giugno del 1983 ma la sua posizione processuale è stata decisa solo adesso. Condannato il ministero della Salute che dovrà versare agli eredi della donna un risarcimento da un milione e 50mila euro.

Una cifra record ottenuta grazie al ricorso presentato dall'avvocato Renato Mattarelli. Secondo quanto riconosciuto dalla sentenza, il ministero della Saluta, se fosse intervenuto tempestivamente, avrebbe potuto sensibilmente ridurre il rischio di contagio. Il virus è stato contratto dalla donna all'età di 39 anni e ha agito nel corpo della donna fino a debilitare il fegato ed esporlo alle patologie che l'hanno portata alla morte nel 2011. La donna è stata una delle tante vittime del cosiddetto “scandalo del sangue infetto”.

Per approfondimenti CASERTANEWS.IT 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Morì per una trasfusione di sangue infetto: arriva il risarcimento record

NapoliToday è in caricamento