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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Battaglia, l'omelia dell'arcivescovo: "Facile vivere la fede in chiesa, occorre credibilità fuori"

Ha oggi celebrato la Giornata della Vita. Le sue parole

Il nuovo arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, ha oggi celebrato la Giornata della Vita. Importanti numerosi passaggi della sua omelia.

È facile vivere la fede in una chiesa, occorre credibilità fuori

È facile molte volte vivere la nostra fede dentro un chiesa, dentro un tempio. È molto più difficile vivere la fede fuori dalla porta di quel tempio, dentro le nostre case, nella nostra quotidianità - ha spiegato in un importantissimo passaggio don Battaglia - ma oggi più che mai abbiamo bisogno di tornare a essere credibili perché solo la credibilità ci aiuta davvero a vivere fino in fondo la bellezza del Vangelo. Tutti insieme siamo chiamati fuori da quella porta ad annunciare la bellezza del Vangelo che cambia la vita, che ci riempie la vita”.

Dall'arcivescovo l'invito ai fedeli ad imparare da Gesùi gesti della prossimità, ad avvicinarsi anche in questo momento in cui stiamo sperimentando le distanze a causa della pandemia. Avvicinarsi è imparare a stare davanti alla presenza dell'altro per cogliere il mistero della vita, dell'altro con la capacità di toglierti i sandali perché l'altro è sempre terreno sacro, come lo è la tua vita. E da Gesù dobbiamo imparare anche a sollevare perché con la tua storia, la tua vita, le tue fatiche se ti affidi al Signore puoi diventare punto d'appoggio per gli altri perchè gli altri – ha sottolineato – prendendo la tua mano possano sollevarsi e in questo si ritrova il senso della tua umanità. Fede è la capacità di scegliere, di lottare per l'umano contro tutto ciò che è disumano. Nulla è più importante nella vita che chinarsi perchè un altro cingendoti il collo possa rialzarsi”.

Anche se all'angolo, rimettiamoci in piedi

Se ci facciamo raggiungere dalla tenerezza del Signore saremo capaci di rimetterci in piedi con la schiena dritta, con il coraggio di non arrendersi dinanzi alle difficoltà e anche quando la vita ci mette all'angolo dobbiamo continuare ad avere il coraggio di lottare perchè dentro abbiamo la forza e la tenerezza di Dio”, ha proseguito.

Tutti abbiamo bisogno gli uni degli altri e, come Gesù, dobbiamo imparare ad immergerci dentro la storia che significa essere fedeli a questa umanità, non fuggire, imparare ad essere presenti al nostro presente ma con il coraggio di essere sempre in piedi da risorti. Siamo destinati a camminare, ad andare avanti, a non fermarci ma – ha spiegato dobbiamo farlo insieme con gli altri per riscoprirci sempre di più una comunità che cerca una speranza e che lotta per essa”.

Questo è il senso della celebrazione della vita e dobbiamo essere chiamati ad essere innamorati di quella libertà che ci permette di essere responsabili perché non c'è libertà senza responsabilità e soprattutto oggi responsabilità significa prendersi cura della vita”, ha quindi concluso.

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