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Cronaca Via Nuova Santa Maria Ognibene

Disabile prigioniero in casa. Dopo la denuncia di Napolitoday chiesto intervento del Comune

Sul caso di Francesco Pesce, residente nei Quartieri Spagnoli, è intervenuta la Federazione per il superamento dell'handicap, interpellando l'assessore alle politiche sociali Donatella Chiodo: "Inammissibile che, nel 2021, una persona non possa uscire perché l'amministrazione non provvede a installare un ascensore"

"Riteniamo inammissibile che nel 2021 una persona è prigioniera in casa propria perché il Comune non provvede ad installare un ascensore. L'amministrazione deve intervenire". Lo scrive, in una nota, la Fish Campania, dopo aver visto la video-denuncia di Napolitoday sul caso di Francesco Pesce, residente nei Quartieri spagnoli di Napoli e costretto su una sedia a rotelle. 

Francesco, 59 anni, vive in una casa del Comune, al secondo piano di un palazzo di via Nuova Santa Maria Ognibene, ma non non può uscire se non con l'aiuto di altre persone vista la mancanza di un ascensore. Al microfono di napolitoday ha dichiarato di "...sentirsi un peso per i suoi familiari e di sentirsi umiliato".

Dopo la pubblicazione del servizio, la sezione regionale della Federazione per il superamento dell'handicap ha inviato una nota all'assessore alle Politiche sociali del Comune di Napoli Donatella Chiodo: "Abbiamo appreso - scrive i presidente Daniele Romano - dal quotidiano on line Napolitoday la storia di Francesco, persona con disabilità che vive in un'abitazione di proprietà del Comune di Napoli, in via Nuova Santa Maria Ognibene. La struttura è sprovvista di ascensore, e Francesco non può uscire di casa, se non con l'aiuto di altre persone. Riteniamo inammissibile che nel 2021 una persona è prigioniera in casa propria perché il Comune non provvede ad installare un ascensore, cosa che sembra essersi bloccata,perchè il signor Francesco risulta moroso nei confronti dello stesso Comune. Conoscendo la sua (dell'assessore Chiodo, ndr) attenzione e sensibilità, le chiediamo di intervenire anche presso l'Assessorato al Patrimonio affinché venga garantito il diritto alla mobilità del signor Francesco".

Il contenzioso tra Francesco e il Comune di Napoli non riguarda la sua abitazione, bensì un terraneo poco distante che il cittadino chiese in affido, circa 20 anni fa, come deposito della carrozzina elettrica concessagli dall'Asl Napoli 1 e che, per ovvi motivi, non poteva essere trasportata nella sua abitazione. L'Amministrazione acconsentì ritenendo, però, quel terraneo un locale commerciale e chiedendo a Francesco un affitto mensile di 250 euro, a fronte di una pensione di 230 euro. Una richiesta che il 59enne ha sempre ritenuto ingiusta e contro la quale combatte, senza successo, da tempo. Dopo anni di immobilismo, qualcosa inizia a muoversi. 

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