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Cronaca

Presunte molestie in Accademia, si dimette il prof accusato

Accertamenti sul telefono della vittima, ascoltato dai carabinieri anche il direttore dell’Accademia Giuseppe Gaeta. 'Non una di meno': "In Accademia molestie da 5 anni"

Nuovo colpo di scena nella vicenda dei presunti abusi sessuali di un professore su un’allieva dell’Accademia di Belle Arti. L'insegnante accusato ha rassegnato le "dimissioni irrevocabili dall’istituto", questo per "preservare la serenità degli allievi" e "nell'intento di difendermi nelle sedi giudiziarie".

Altre studentesse hanno rilasciato testimonianze a giornali e sui social riguardo a presunti abusi da parte del docente, ma questi sono al momento casi mediatici e non giudiziari. Due pare che sarebbero pronte a sporgere regolare denuncia. Intanto, la procura indaga sull'unica denuncia effettivamente arrivata, quella di una 20enne, il cui caso potrebbe arrivare ad una svolta dopo l'accertamento irripetibile che verrà effettuato sul suo telefono.

Intanto i carabinieri hanno ascoltato in sede il direttore dell’Accademia Giuseppe Gaeta, e acquisito le giustificazioni del docente che è da una settimana in malattia. "L'Accademia è stata parte attiva ancor prima che questa vicenda assumesse una rilevanza mediatica operando nel solco del dettato istituzionale, delle regole a nostra disposizione e soprattutto in collaborazione con gli organi di rappresentanza che sono la presidenza, la direzione e la Consulta degli studenti, organo fondamentale, per poter appurare i fatti e poter intervenire in maniera puntuale – ha poi comunicato Gaeta – Stiamo programmando l'apertura di un centro di ascolto in collaborazione con soggetti che abbiano competenze riconoscibili e qualificate perché è nostro impegno offrire la nostra disponibilità all'ascolto, la nostra tutela e la nostra capacità di garantire la privacy e l'anonimato in un momento così delicato perché l'eccesso di visualizzazione e di esposizione potrebbe produrre l'effetto contrario e cioè che le persone non accettino di essere esposte. Noi invece vorremmo insieme alla Consulta sviluppare un'opportunità di ascolto".

Altri casi: "attenzioni insistenti" anche per una prof

Intanto la rete antiviolenza "Non una di meno" denuncia abusi in Accademia da "almeno cinque anni", sebbene fin qui non ci siano mai state denunce. E poi: un docente ha portato in direzione le denunce di altre due studentesse, che stanno valutando se formalizzare o meno la segnalazione, e una insegnante della stessa Accademia pare abbia denunciato in una chat di professori di aver subito attenzioni troppo insistenti.

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