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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Maltrattamenti al Villaggio dei Ragazzi, arriva la difesa

Le parole dell'avvocato Mariano Omarto, uno dei difensori dei quattro educatori e dell'insegnante di scuola media finiti in manette. "È assurdo, nessun allievo è stato mai picchiato né torturato dai miei assistiti"

Non si spengono le luci sul Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni e sulle storie di violenza che vedono protagonisti quattro educatori ed una professoressa, arrestati nei giorni scorsi per maltrattamenti su minori di età compresa tra gli undici e i sedici anni.

Qualche ora fa le parole dell'avvocato Mariano Omarto, uno dei difensori dei 4 educatori e dell'insegnante di Scuola Media della stessa Fondazione, interrogati ieri nel Tribunale di S. Maria Capua Vetere dal gip, Giuliana Taglialatela. "Il Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni è un'Istituzione seria e nobile che esiste con onore da oltre 60 anni. I miei assistiti hanno ricoperto il ruolo di educatori per circa 30 anni senza mai ricevere censure di sorta durante la lunga ed onorata carriera. Trovo semplicemente assurdo che oggi - anche grazie ad una operazione mediatica condotta senza precedenti - a causa di sporadici quanto estemporanei episodi di tensione tra loro ed alcuni ragazzi, a dir poco vivaci e riottosi alle buone regole della comunità,si debba far credere alla collettività che questo fosse il metodo educativo da loro attuato e queste le pratiche abitualmente diffuse all'interno della Fondazione fondata da don Salvatore D'Angelo".

"Nessun allievo - prosegue la nota - è stato mai picchiato né torturato dai miei assistiti, al massimo ci sono stati degli episodi in cui si è reso necessario strattonarli o sgridarli per dirimere dei litigi o per evitare che venissero alle mani, tuttavia si tratta di azioni che benché eccezionali, sono funzionali ad uno "ius corrigendi" che certamente va loro riconosciuto in quanto educatori e per tanto ritengo non punibili. A fronte di queste isolate testimonianze prodotte dalla Procura, certamente animate anche da sentimento di rivalsa nei confronti dei miei assistiti per il solo fatto di essere stati inflessibili di fronte ad atti ed atteggiamenti impropri riempirò il tribunale di centinaia di allievi ed ex loro allievi che potranno invece testimoniare l'elevata professionalità dimostrata e la completa dedizione al loro lavoro".

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