Dia in azione dal mattino: 15 arresti tra i casalesi
La Dia è in azione dalle prime ore del mattino per eseguire dei provvedimenti emessi dal gip del Tribunale di Napoli contro dei Casalesi. Una quindicina le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse nell'ambito dell'inchiesta “Spartacus End” che ha fatto luce su numerosi omicidi
Le persone contro le quali sono stati emessi i provvedimenti della magistratura sono accusate di numerosi omicidi commessi negli ultimi anni dall'organizzazione camorristica casertana per ottenere il controllo del territorio.
Le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip nell'ambito dell'inchiesta “Spartacus End” sono una quindicina. L'inchiesta, condotta dalla Dia, ha fatto luce su sette omicidi, commessi da appartenenti al clan dei Casalesi in un periodo che va dal 1988 al 1991, anni di grande contrapposizione tra le famiglie per il controllo del territorio. Alle indagini hanno dato un notevole contributo le dichiarazioni di alcuni 'importanti' collaboratori di giustizia. Gli omicidi sui quali si è fatto luce avvennero nel periodo immediatamente successivo all'uccisione del capo storico del clan, Antonio Bardellino.
L'omicidio di Vincenzo De Falco, soprannominato "o fuggiascò, consacrò l'affermazione sul territorio del gruppo Schiavone-Bidognetti, allora emergente. Anche su questo episodio e sul quale Dia ha fatto ora luce, grazie anche alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia.
De Falco avrebbe voluto insediarsi al posto di Bardellino, ma il gruppo guidato da Francesco Schiavone, 'Sandokan' e da Francesco Bidognetti, 'Cicciotto 'e mezzanotté, lo uccise e si pose definitivamente a capo della camorra casertana.